“Tutti abbiamo cantato Pino Daniele, nel corso della nostra vita», dice Fabrizio Bosso.
Assolutamente vero: il senso del cantautore napoletano per il blues, il rock, il funky e jazz, è stato tanto contagioso da spingere molti a rendergli omaggio, nel decennale della sua scomparsa. Anche la rassegna “Maggio della Musica” offre il suo tributo al musicista. È lo spirito con cui nasce “Il cielo è pieno di stelle”, il concerto di Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Mazzariello (pianoforte) che si terrà nella veranda storica di Villa Pignatelli mercoledì 30 aprile alle ore 20, appuntamento che cade nella Giornata Internazionale del Jazz. Il recital è andato immediatamente sold out, tanto da
costringere l’associazione diretta da Stefano Valanzuolo a replicare la data il primo maggio alle ore 11.
È la prima volta che Napoli ospita “Il cielo è pieno di stelle”, progetto nato tre anni fa e il cui titolo prende spunto dal testo della canzone “Mal di te”. Nel giugno 2024 la reinterpretazione in chiave jazz di 10 brani di Daniele è diventata un disco, registrato nello storico Splash Recording Studio di Napoli e pubblicato da Warner Music che il duo riproporrà nelle due date napoletane.
«Ero appena arrivato in Italia dall’Inghilterra con la mia famiglia, a Cava de’ Tirreni – ricorda Mazzariello -. Una sera, ho sentito da casa mia tutta la città che cantava. Era il concerto di Pino Daniele allo stadio, quello del ‘95, con Pat Metheny». «La musica e la poetica di Pino Daniele hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto», gli fa eco Bosso.
Così una delle coppie più affiatate del jazz italiano di oggi prova a restituire in modo originale il suono e le melodie di Daniele. Il cuore del progetto consiste nel cogliere le diverse traiettorie creative del cantautore napoletano, provando a restituirne un ritratto inedito attraverso la musica.
Il repertorio include da“Napule è a“Je so’ pazzo, da“Quanno chiove”a“Quando”,“Allora sì” e “Sicily”. Durante lo spettacolo Bosso e Mazzariello proporranno anche brani del loro repertorio.
I due strumentisti non rileggono semplicemente una serie di pezzi straordinari, ma rivestono la sua musica di colori nuovi e autentici, regalando a melodie già affascinanti una dimensione timbrica e poetica squisitamente jazzistica.
Ph. credit Angelo Orefice
Biografie
Fabrizio Bosso
Ha soli cinque anni quando comincia a suonare la tromba e a quindici si diploma al Conservatorio
di Torino. Dotato di tecnica strumentale ineccepibile e di un lirismo che fa risuonare le corde più
profonde nell’anima dell’ascoltatore, ha sviluppato la propria crescita artistica confrontandosi con
ogni genere musicale, pur rimanendo sempre fedele alle radici jazzistiche.
Negli anni, sono stati molti i dischi incisi, sia in qualità di leader sia in veste di special guest.
Numerose anche le formazioni con le quali ha percorso un tratto di strada più o meno lungo,
arricchendo il proprio linguaggio e l’ispirazione. Sempre desideroso di nuove esperienze e nuovi
incontri ha collaborato con innumerevoli musicisti italiani e con molte icone del jazz internazionale
(Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Rita Marcotulli, Enrico Rava, Charlie Haden,
Carla Bley, Diane Reeves, Dee Dee Bridgewater, Maria Schneider…), quindi con star del pop
(Claudio Baglioni, Zucchero, Renato Zero, Sergio Cammariere), con orchestre prestigiose (London
Symphony Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI), ma anche con vari giovani talenti,
sostenendoli e dando loro opportunità e visibilità. Rigoroso e instancabile, si esibisce sui palchi di
tutto il mondo, portando con sé una grande ricchezza melodica e la cantabilità italiana che, unita
alla profonda conoscenza della tradizione afroamericana e alla costante attenzione verso tutto ciò
che di nuovo si muove sulla scena internazionale, rende il suono della sua tromba unico e
immediatamente riconoscibile per chiunque.
Julian Oliver Mazzariello
Nasce nel 1978 a Hatfield, in Inghilterra. Inizia gli studi di pianoforte a sette anni e già mostra vivo
interesse per l’improvvisazione. A tredici anni vince il “National Telegraph Young Jazz Musician of
the Year”. A diciassette si trasferisce in Italia, a Cava de’ Tirreni, paese di origine di suo padre,
anch’egli musicista. Inizia quindi un percorso di conoscenza e crescita sulla scena musicale del
territorio collaborando con i fratelli Deidda, Giovanni Amato, Pietro Vitale, Jerry Popolo, Daniele
Scannapieco, Giampiero Virtuoso, Amedeo Ariano. Diventa quindi il pianista del High Five Quintet
con Bosso, Daniele Scannapieco, Pietro Ciancaglini e Lorenzo Tucci, e del gruppo Pure Funk Live di
Gegè Telesforo. Suona con molti grandi jazzisti del panorama nazionale, tra cui Enrico Rava,
Mariapia De Vito, Roberto Gatto, Giovanni Tommaso, Stefano Di Battista. Con Andrè Ceccarelli
incide Sweet People per la CAM Jazz ed è invitato all’Opéra di Lyon. Con il gruppo fusion TROC (che
include Ceccarelli e Alex Ligertwood, ex Santana) suona nei festival più importanti del mondo, da
Nizza a Miami. Nel 2013 forma con Bosso il duo Tandem, tuttora attivo. È il pianista stabile del
Fabrizio Bosso 4tet, con cui si esibisce in Giappone, Cina, Corea, Regno Unito, Francia, e nei
progetti delle big band Duke.
Nel 2018 pubblica il primo disco a suo nome, Debut, registrato a Parigi, in trio con Ceccarelli e
Remi Vignolo. Ha anche un trio a suo nome (con Daniele Sorrentino e Luigi Del Prete) dedicato alla
musica di Thelonious Monk. Numerose e intense le collaborazioni con artisti pop, da Lucio Dalla a
Fabio Concato, Fiorella Mannoia, Alex Britti. Dal 2018 è in concerto con Eduardo De Crescenzo nei
progetti “Essenze Jazz” e “Avvenne a Napoli”, dedicato alla canzone classica napoletana.
Prossimo appuntamento
Villa Pignatelli
Giovedì 8 maggio, ore 20.00
L’AMICO GENIALE – NINO ROTA PER EDUARDO
Silvia Chiesa, violoncello
Maurizio Baglini, pianoforte
Stefano Valanzuolo, testo e voce narrante
Musiche di Nino Rota trascritte da G. Caffi