Da giovedì 23 febbraio: Giuseppe Battiston è interprete in scena de “La valigia”

Di Sergei Dovlatov, al Teatro Nuovo di Napoli

by Comunicato Stampa
0 comment

Da giovedì 23 febbraio 2023, Teatro Nuovo di Napoli

La valigia di Sergei Dovlatov

Giuseppe Battiston dà corpo e voce sul palcoscenico a personaggi, storie, ricordi di un mondo vissuto dal giornalista e scrittore russo

Cosa contiene questa valigia dimenticata che, casualmente, un giorno salta fuori dall’armadio? E’ da questo dubbio che prende vita lo spettacolo La valigia di Sergei Dovlatov, traduzione di Laura Salmon, che debutterà giovedì 23 febbraio 2023 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 26) sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli, per la regia di Paola Rota, cui dà corpo e voce Giuseppe Battiston.

Presentato da Gli Ipocriti Melina Balsamo, l’allestimento, nell’adattamento di Paola Rota e lo stesso Battiston, si avvale della scena a cura di Nicolas Bovey, i costumi di Vanessa Sannino, le luci di Andrea Violato, il suono e le musica si Angelo Elle.

Scomparso nel 1990 non ancora cinquantenne, il giornalista-scrittore russo Sergei Dovlatov vide le sue opere pubblicate negli Stati Uniti e in Europa dopo il 1978, anno in cui emigrò a Vienna, e da lì a New York, dove raggiunse la moglie e la figlia, divenendo redattore del giornale “New American”.

Prima di allora i suoi romanzi erano circolati in Unione Sovietica come copie clandestine. La valigia, pubblicata nel 1986, riguarda proprio la sua esperienza di emigrante, è un testo per dissacrare il sacro, per imparare a rispettare ciò che rispettabile non è, per capire che i valori umani esistono solo al di fuori delle convenzioni.

Emigrando dall’Unione Sovietica, il protagonista porta con sé una valigia, nella quale ripone alcuni oggetti. Arrivata col suo proprietario in America, la valigia resterà sigillata e riposta in un armadio per alcuni anni. Una volta aperta, ogni oggetto in essa riposto farà affiorare un ricordo.

Battiston dà vita sul palcoscenico a personaggi che riemergono dalla memoria, uomini e donne raccontati con il filtro della distanza, della distorsione e della comicità. Dispositivo di racconto e di evocazione è uno studio radiofonico, in cui un presentatore, attingendo alla storia di Dovlatov, giornalista e reporter, si aggancia al mondo sonoro per evocare la propria storia.

Questa valigia di racconti con tutti i suoi oggetti, ricordi, episodi, sentimenti, silenzi, narra come ogni cosa viva di una storia non sua, che rimanda ad altro, in un alone di sacralità e nostalgia mai espressa.

La valigia, così personale e unica, di Dovlatov diviene metafora della diasporica condizione umana: emigranti dello spazio e del tempo. Emigriamo dalla nostra giovinezza, da un passato fatto di persone, immagini, episodi e sentimenti che il ricordo ha la prorompente forza di immortalare e resuscitare.

 

La valigia di Sergei Dovlatov

Giovedì 23 > domenica 26 febbraio 2023 – Teatro Nuovo Napoli, Via Montecalvario 16

Inizio spettacoli ore 21.00 (giov), ore 18.30 (ven e dom), ore 19.00 (sab)

info 0814976267 email [email protected]

Giovedì 23 > domenica 26 febbraio 2023

Teatro Nuovo Napoli

 

Gli Ipocriti Melina Balsamo

diretta da Pierfrancesco Favino

presenta

 Giuseppe Battiston

in

La valigia

in viaggio con Dovlatov
Un torero squalificato
tratto da La Valigia di Sergei Dovlatov
traduzione Laura Salmon

adattamento Paola Rota e Giuseppe Battiston

scena Nicolas Bovey

costumi Vanessa Sannino

luci Andrea Violato

suono e musica Angelo Elle

regia Paola Rota

durata 80 minuti

basato sul libro Chemodan (copyright © Sergei Dovlatov Estate, 2019; tutti i diritti riservati – pubblicato in Italia da Sellerio Editore a cura di Laura Salmon)

 

Quando si parte per non tornare mai più, come si guarda ad ogni oggetto che si lascia? E soprattutto, come si guarda ad ogni oggetto che si prende con sé? E questi oggetti, che peso avranno nella nostra nuova vita?

La Valigia è il contenitore immaginario di una storia dissacrante e ironica, e il suo protagonista Sergei Dovlatov si racconta attraverso l’amore e l’odio (ma più d’amore si tratta a dire il vero) verso il paese che ha lasciato.

Lo fa per mezzo di una carrellata di personaggi, quasi fantasmi che riemergono da una memoria tanto lontana quanto vivida: uomini e donne raccontati con i filtri della distorsione e della comicità.

La Valigia, così personale e unica, di Dovlatov diventa metafora della diasporica condizione umana: emigranti dello spazio e del tempo. Emigriamo dalla nostra giovinezza, da un passato fatto di persone, immagini, episodi e sentimenti che il ricordo ha la forza di immortalare e resuscitare.

Attraverso alcuni oggetti e i ricordi che questi attivano, Battiston dà vita sul palcoscenico ai personaggi indimenticabili che hanno fatto parte della vita di Dovlatov.

Pare ci sia un test psicologico per capire lo stato d’animo di chi parte per sempre: scegliere otto oggetti, associarne un ricordo e poi un sentimento per ognuno, il sentimento prevalente sarà lo stato d’animo dell’emigrante.

Il pubblico si troverà inconsapevole a giocare insieme a Battiston per scoprire che il sentimento di Dovlatov non è solo la libertà, ma qualcosa di più profondo che dove è arrivato non è così facile trovare. In questo continuo passaggio tra presente e passato, si articola lo spettacolo che usa come dispositivo narrativo e evocativo uno studio radiofonico, attingendo alla storia di Dovlatov giornalista e reporter.

Un animatore si aggancia al mondo sonoro per evocare la propria storia, ma a chi parliamo quando parliamo alla radio? E chi ci ascolta? Non lo sappiamo, così Dovlatov, per il quale è forse più importante rivivere il racconto.

Un testo che insegna a rispettare ciò che rispettabile non è, che aiuta a comprendere come, a dispetto di ogni logica, i valori umani esistono solo al di fuori delle convenzioni.

Potrebbe interessarti

Capodanno Cinese a Napoli 2024 ECG a domicilio Napoli Livenet News Network