Ellenikòs è la prima mostra personale di Alfredo Troise in Cilento.
Il senso di appartenenza dell’artista napoletano si esprime senza i consueti filtri linguistici e comunicativi, ma come espressione pittorica immediata.
A livello di elaborazione inconscia, la ricerca estetica ed esistenziale di Alfredo Troise ripercorre luci, ombre e luoghi remoti, alla ricerca di altra terra, di più antiche radici, per poi accorgersi che è la stessa terra madre, da sempre ispiratrice primaria della sua opera.
La Rosella di Paestum, unica tra le rose antiche che rifiorisca in autunno, fu ereditata dal mondo ellenico dai Romani che la chiamarono Rosa Damascena Bifera, proprio per indicare nella seconda fioritura il simbolo dell’attaccamento alla vita e a quella luce del sole che illuminava le fanciulle che ne raccoglievano le corolle a mazzi, secondo i rituali di primavera che si svolgevano nei templi.”
Si tratta di una trentina di opere tra ceramiche, acquerelli ed oli.
Biografia Artista
Alfredo Troise nasce il 25 Luglio 1976 a Napoli e da sempre vive ad Arzano periferia Nord di Napoli.
All’età di 6 anni manifesta i primi sintomi di un disturbo neurologico che segnerà tutta la sua vita, ponendolo in una grande situazione di disagio relazionale: La sindrome di Tourrette.
Non molto nota, la sindrome di Gilles de la Tourette prende il nome dal neurologo francese che la descrisse per la prima volta nel 1885 e, anche se non identifica una specifica malattia o un preciso vulnus neurologico, presenta un quadro comportamentale caratterizzato da diverse manifestazioni ricorrenti: movimenti involontari del corpo e/o facciali; tic di tipo vocale o verbale che possono variare dalla ripetizione di una parola fino all’incoercibile pulsione a proferire espressioni o parole imbarazzanti e/o volgari (coprolalia e copro prassia).
I soggetti tourettici sono persone creative e convogliano, spesso, la propria “tensione emotiva” nello sport o nell’arte. Infatti, la sindrome sembra influenzare una propensione all’attività investigativa e alla ritmica musicale, non a caso, Mozart, tra i più noti artisti della storia, era affetto da questo disturbo.
Le diverse manifestazioni della sindrome, però, interferiscono con un’adeguata crescita sociale e si accompagnano a numerose frustrazioni.