Caos mobilità, tra soppressioni e lavori infiniti: la rabbia degli utenti

Lettera aperta all'Azienda Napoletana Mobilità dopo la sospensione della linea 130, l'iniziativa di un avvocato napoletano

by Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo
OGGETTO: Sospensione linea 130
Spettabile Azienda Napoletana Mobilità,
con la presente esprimo massimo rammarico per la sospensione della linea autobus 130 con decorrenza dal primo luglio ultimo scorso. Detta linea svolge un servizio pubblico essenziale ed è molto efficiente soprattutto da quando il traffico veicolare sulla tangenziale è molto ridotto. Essa assicura un celere, comodo e rapido mezzo di trasporto per chi, abitando al Vomero ed all’Arenella, deve recarsi al lavoro al Centro Direzionale di Napoli, sede di numerosi uffici, anche pubblici, tra i quali quelli che, in quanto Avvocato libero professionista, il sottoscritto deve frequentare con una certa assiduità e garanzia di puntualità. La suddetta linea 130 è utile anche per raggiungere la sede della Corte di Giustizia Tributaria di primo e di secondo grado site su via Nuova Poggioreale e via vicinale S.Maria del Pianto, senza dover affrontare lunghi tratti a piedi.
Detta linea, soprattutto con il caldo di questi giorni, è più che mai necessario mantenere, anche al fine di garantire un miglior servizio di trasporto pubblico, in ottica di rispetto degli obiettivi di abbattimento dell’inquinamento atmosferico e consumo generale di idrocarburi fissati dal PNRR. La vostra iniziativa è da definirsi abietta e irriguardosa dell’interesse pubblico, posto che esso non può essere sacrificato per l’efficienza finanziaria dell’azienda, trincerandosi dietro la recente apertura della stazione della metropolitana Collinare al Centro Direzionale.
I servizi migliorano solo se c’è più offerta e, peraltro, la linea 130 offre copertura su tratti di strade urbane completamente o pressocchè prive di servizio pubblico (via Jannelli, via Caldieri, Via Cimarosa, Via Bernini, Calata Ponte di Casanova, Piazza Nazionale, Via Nuova Poggioreale, nonché l’intero Centro Direzionale). L’efficienza finanziaria potrebbe tranquillamente essere tutelata da maggiori controlli anti evasione del pagamento della tariffa di viaggio, la cui assenza è quotidianamente testimoniabile dal sottoscritto, sia ai varchi di accesso e di uscita della metropolitana, sia ai varchi di accesso e di uscita delle funicolari, sia a bordo delle vetture dei treni, delle funicolari, degli autobus e dei tram.
La vivibilità e fruibilità della città, passa attraverso un servizio di trasporto pubblico efficiente: ove per efficiente deve intendersi frequente e capillare, unico strumento per abbattere drasticamente l’inquinamento atmosferico ed acustico, l’impiego di suolo pubblico da parte dei veicoli privati, e per incrementare la sicurezza pedonale.
Quanto sopra valga come discorso di carattere generale.
Nello specifico della giornata di oggi, cessato il mio servizio presso il palazzo di giustizia di Napoli alle ore 11.15, rassegnato a non poter utilizzare la soppressa linea 130 per tornare allo studio, ho trovato il servizio della metropolitana collinare interrotto! Risultato, da buon camminatore, in forza e salute: camminata in giacca e cravatta (e zaino con il pc) sotto il sole sino a piazza Garibaldi, Metro FS sino a piazza Cavour e linea bus 147. Rientro: ore 12.50. Se un’interruzione accadesse in prima mattina, sul percorso per recarmi in tribunale, e provocasse la mia assenza in udienza (che per le parti processuali e i loro difensori non è mai giustificata) come potrei mai porre rimedio? L’assicurazione professionale non copre siffatti eventi. È chiaro che non si può concentrare tutto sul funzionamento (o, allo stato attuale: sulla speranza di funzionamento) di una sola linea su ferro, ma bisogna offrire un’alternativa. Sui tempi di apprestamento di autobus sostitutivi stendo un velo pietoso. Negli anni, sin da quando si chiamava ATAN, la ANM, come costume dell’amministrazione cittadina tutta, ha sempre mostrato scarsa rapidità di reazione ai problemi.
Potrei andare sul personale. Mi limito a dire che è triste constatare quanto siano state spremute menti tanto brillanti per giungere a soluzioni tanto sbagliate. Non solo andrebbe mantenuta la linea 130, ma andrebbe ripristinata anche la linea 150 (ex OF) con un minimo di ampliamento di percorso per rafforzare il collegamento Ferrovia, Piazza Nazionale-Zona Ospedaliera, per tutti quei tratti di superficie coperti dalle suddette linee e non coperti dalla metropolitana collinare, nemmeno in via integrata con navette bus dalle singole stazioni alle zone non coperte da linee su ferro. Sarebbe il caso di studiare soluzioni del genere, invece di progettare fantascientifiche linee sopraelevate su ferro (https://www.fanpage.it/…/napoli-progetto-due-monorotaie/).
Allego screen shot della Vs pagina Facebook sullo stato del servizio (e vi risparmio le contemporanee disfunzioni della linea 6…immagino i malcapitati colleghi avvocati con studio a Chiaia che non hanno nemmeno più a disposizione la linea di tram 1 che da Poggioreale arrivava per lo meno a piazza Vittoria).
La presente anche alla Regione Campania per le opportune valutazioni sul rilascio, in sede di rinnovo autorizzativo, del parere di cui all’art. 5 comma 2 regolamento regionale n. 2 del 18/03/2024.
Certo di Vs ripensamento, e in diritto di ricevere delucidazioni su ogni questione sollevata nella presente, certo anche di ripristino ad horas della linea 130 porgo
Distinti Saluti
Avv. Davide Villani
PS pubblicherò il testo della presente sulle pagine social, segnalerò ogni giorno di Vs ritardo nella risposta su tutti i miei profili social, sulla Vs pagina, e mi riservo di diffondere la Vs risposta.

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