L’accordo è arrivato stamattina dopo circa 17 ore di confronto andate avanti per tutta la notte: i 3000 dipendenti di Almaviva sono salvi, per ora. O meglio, 2988 lavoratori dislocati tra Palermo (1670), Roma (918) e Napoli (400).
Risultato raggiunto in extremis: sarebbero difatti scaduti oggi i contratti di solidarietà che i dipendenti del più grande call center italiano hanno sottoscritto ormai quattro anni fa. Il confronto tra le parti (azienda e sindacati, ma anche Governo e enti locali) si è tenuto attorno al tavolo interministeriale dove era seduto anche il viceministro Teresa Bellanova che alle 8:38 ha dato l’annuncio del raggiungimento dell’accordo con tweet.
ALMAVIVA, L’ACCORDO TRA LE PARTI
I licenziamenti, riferisce Repubblica, sono scongiurati grazie a un nuovo contratto di solidarietà dalla durata di sei mesi. L’intesa raggiunta permetterà di evitare l’invio delle lettere di licenziamento che sarebbero partite tra una manciata di giorni per tutti i 2988 dipendenti del gruppo. Matteo Renzi, presidente del Consiglio, ha dichiarato stamattina:
“[…] Il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, – ha sottolineato il capo del governo – ha impiegato ogni sua energia per portare a termine un accordo che sembrava nelle scorse settimane impossibile – tanto che ovviamente alcuni già scrivevano di licenziamenti imminenti – ma che invece, finalmente, dopo 17 ore di trattativa non-stop, è arrivato: tutti i licenziamenti ritirati, nei prossimi 18 mesi dimezzamento delle ore di cassa integrazione, mantenimento di tutti i siti produttivi, tavolo di settore e convocazioni mensili per monitorare l’applicazione dell’accordo e per individuare soluzioni alle tante problematiche esistenti”
L’accordo raggiunto tra azienda e sindacati non verrà sottoposto a referendum.