Partita IVA, cos’è il codice ATECO e perché è importante

by Redazionale
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Quando arriva il momento di aprire una partita IVA sempre più persone scelgono di farlo per via telematica, direttamente online. Il procedimento, rispetto a quello ‘tradizionale’, è molto più veloce: bastano pochi clic per evitare le file chilometriche o i viaggi in serie agli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Come aprire partita IVA; ad ogni modo procediamo offrendo una breve panoramica. Sarà necessario scaricare e riempire due moduli: AA9/12 per le persone fisiche oppure AA7/10 per i soggetti diversi dalle persone fisiche (conservare il cartaceo è sempre consigliato). A questo punto bisogna effettuare la registrazione sul portale Fisconline e seguire il percorso guidato. Verrà richiesto di allegare il modulo compilato e altri documenti. Saranno indicati: dati fiscali dell’interessato, residenza e regime fiscale ma anche il codice ATECO. Quest’ultimo identifica la tipologia di attività: vediamo com’è fatto, in che modo si individua e perché è importante.

Cosa vuol dire la sigla ATECO

La classificazione delle attività economiche ATECO è un tipo di classificazione adottata dall’Istat per effettuare rilevazioni statistiche di livello nazionale a carattere economico. Oggi si utilizza la versione ATECO 2007, che è entrata in vigore nel gennaio del 2008 andando a sostituire ATECO 2002. Questa classificazione è soggetta a periodici aggiornamenti e modifiche: la versione 2007 è stata approvata dall’Istat assieme ad Agenzia delle Entrate, Ministeri e associazioni imprenditoriali e Camere di commercio. Ma che cos’è il codice ATECO? Si tratta di una combinazione di tipo alfanumerico, necessaria a identificare ciascuna attività economica. Le lettere e i numeri hanno un valore ben preciso: le prime definiscono il macro settore al quale la specifica attività appartiene, mentre i secondi rappresentano categorie e sottocategorie. Si va da un minimo di due a un massimo di sei cifre. Le attività economiche vengono raggruppate – da quelle più generiche a quelle più specifiche – in differenti sezioni, divisioni, gruppi, classi, categorie e sottocategorie.

Dichiarazione di inizio attività e gestione finanziaria

Il codice ATECO è importantissimo all’atto di apertura della partita IVA. Occorre infatti specificare, come accennato, all’Agenzia delle Entrate la tipologia di attività che si ha intenzione di svolgere. Questa comunicazione viene fatta proprio in base all’ATECO 2007. E’ un passaggio importante e necessario: ogni attività deve essere classificata in maniera standard sia ai fini contributivi e fiscali che statistici. Bisogna anche rivolgersi a un commercialista per la DIA, acronimo di Dichiarazione di inizio attività (anch’essa si fa in base al codice ATECO 2007). Questo codice è importante anche nell’ambito della sicurezza sul lavoro: si utilizza per individuare la fascia di rischio relativa a una certa attività economica. A ciascuna viene infatti assegnato un livello basso, medio oppure alto di rischio aziendale. Un passaggio importante per stabilire quali siano le misure di sicurezza da prendere in relazione ai locali e le protezioni e misure preventive a tutela dei lavoratori.

L’apertura della partita IVA porta con sé una riflessione importante, quella relativa alla gestione finanziaria e contabile dell’attività. Sarà necessario affidarsi a partner qualificati come l’istituto di pagamento francese Qonto, nato nel 2017 e sbarcato in Italia nel 2019. Il suo obiettivo è infatti quello di offrire supporto nell’ambito della gestione dei flussi di denaro in particolare a professionisti, start up e PMI.

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