“Gli Echi dell’Eterna Bellezza”, un disco ispirato alla città di Pompei

by Comunicato Stampa
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Melodie composte immaginando di passeggiare a Pompei: vuole essere questo “Gli Echi
dell’Eterna Bellezza”, disco di musica contemporanea ispirata alle meraviglie dell’antica città
sepolta che è tornata a vivere, perennemente sospesa fra il suo tragico passato e uno splendido
futuro, capace di regalare sempre nuovi tesori. E proprio il complesso tema del rapporto tra il
tempo e lo spazio è alla base delle musiche firmate dai Maestri Flavio Cuccurullo, Antonio
Onorato, Pericle Odierna e Nicola H. Samale, incise dall’Artemus Ensemble di Pompei diretta dal
Maestro Alfonso Todisco, racchiuse nel disco prodotto da Satyr M.B. production, casa di
produzione diretta dal direttore artistico Nello Petrucci, con il coordinamento alla produzione di
Teresa Desiderio e Raffaele De Gennaro.
Il disco è stato presentato questa mattina a Palazzo De Fusco, sede del Comune di Pompei, alla
presenza del sindaco Pietro Amitrano, nel corso dell'incontro con i protagonisti, moderato dal
giornalista Carlo Manfredi. Quattro sono i brani contenuti nel cd, ognuno espressione della
sensibilità artistica di ogni singolo autore, che si è lasciato ispirare – in maniera più o meno diretta
– dal fascino della città sepolta dal Vesuvio nel 79 d.C. Il disco raccoglie stili e tecniche compositive
differenti, tutte espressione della forte personalità dei compositori protagonisti. La versione
digitale del cd è in distribuzione su Spotify, iTunes, Amazon e Deezer.
“Gli echi dell’Eterna Bellezza” di Flavio Cuccurullo dà il nome al progetto e si propone come una
riflessione profonda sul rapporto tra l’antico e il moderno. Nel brano sembra stagliarsi un’eco che
viaggia nei secoli fino ad oggi, grazie anche al particolarissimo suono del clarinetto greco. La mente
immagina di essere a Pompei: uno spazio in cui sembra di poter rivivere tempi ormai lontani; un
luogo dove ancora oggi sembra di poter sentire il respiro di chi la abitava e la viveva fino a un
attimo prima della tragedia. Grazie all'espressività dell'orchestra d'archi e alle sonorità antiche e
remote affidate al clarinetto greco, questo brano si propone di invitare l'ascoltatore ad una

riflessione profonda indirizzata a delineare un passaggio tra l'antico e il moderno, tra il sacro e il
profano, tra le stelle e il cielo.
“Pompei Misteriosa” di Antonio Onorato è un brano ispirato al “mistero” che riecheggia nella
Pompei antica, che ancora oggi ci regala nuove sorprese, nuove scoperte. In questa musica
riecheggia l'idea di mistero, di sospensione. Per il compositore, Pompei è “un grande enigma”: i
tanti ritrovamenti che si sono susseguiti negli ultimi anni grazie ai nuovi scavi fanno capire che qui
il compito della ricerca non è mai terminato, perché la città antica è un mistero sempre più fitto.
“Elegia per Archi” di Nicola H. Samale trasporta l’ascoltatore in un mondo in continua
sospensione, il tema espressivo è volto ancora intorno al concetto di “mistero”, in una ricerca
continua di atmosfere arcane, inspiegabili, attraverso tensioni armoniche che trasmettono un
senso di instabilità, ma allo stesso tempo si evidenzia l’idea di enigma, di curiosità. Un po’ come
Pompei: incuriosisce sempre proprio perché racchiude, nel suo aspetto più intimo, tanti misteri
ancora irrisolti. Il brano è un’elegia per archi appassionante e drammatico, stilisticamente
composto sulla scia del serialismo e dodecafonia del primo Novecento musicale.
“Viaggio in America” di Pericle Odierna è un brano vivace, di grande impatto, che con un ascolto
attento trasporta l’ascoltatore in un viaggio musicale, in cui si ritrova il contrasto tra sonorità
moderne e tecniche compositive barocche, anche qui in un connubio tra passato e presente che
sembra disperdere il concetto di tempo e spazio. Così come l’America fu il “Nuovo Mondo” per gli
Europei, così Pompei è divenuta – in questo brano – un “mondo nuovo” tutto da scoprire, grazie ai
particolari sulla vita quotidiana emersi in oltre due secoli e mezzo di storia degli Scavi. Il brano è un
concerto per orchestra d'archi in 3 movimenti (Allegro, Adagio, Allegro), in cui risalta nei temi
spigliati e di grande vivacità ritmica la chiara influenza della musica americana del secondo
Novecento, arricchita da un felice incontro con le tecniche contrappuntistiche più vicine alla prassi
compositiva barocca. Il tutto crea un contrasto molto interessante e complesso, ma allo stesso
tempo fluido e di grande effetto.
La Satyr M.B. production è una casa di produzione indipendente, fondata da Nello Petrucci nel
2019, che si pone l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura. In particolare è specializzata nella
promozione e produzione di opere cinematografiche e/o televisive, lungometraggi e
cortometraggi, film di animazione, dischi e relativo merchandising. È una realtà dinamica e in
pieno sviluppo che mira alla promozione del bello e della creatività giovanile, coinvolgendo giovani
artisti e professionisti di ogni settore provenienti da tutto il mondo, grazie al lavoro di un team di
eccellenza composto da Alfonso Todisco, Flavio Cuccurullo, Teresa Desiderio, Ciro Ciliberti, Rino
Manganelli, Claudio Cascone e Raffaele De Gennaro.

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