
Sensibile e opportuno compagno di viaggio in “Se la vita mia fosse poesia…” è Enrico Frandino, che partecipa in modo viscerale alla realizzazione del recital: sue le liriche tratte dalle sillogi “Carezze di Vento” e “Pittore dell’anima”; Di Stefano le interpreta magistralmente intervallandole a monologhi e classici della musica internazionale da lui stesso eseguiti con la tromba e accompagnati dai due fratelli chitarristi Giuseppe e Daniele Angelino. Ricordiamo che la fama di Frandino è legata alla vittoria di un centinaio di concorsi internazionali e al prestigio delle pubblicazioni che lo presentano agli occhi del pubblico come il poeta dell’anima, la voce che riesce a interpretare i sentimenti dell’uomo contemporaneo.
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