LA BLACK-LIST COLDIRETTI DEI CIBI CONTAMINATI

by Redazione
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Broccoli cinesi, tra gli alimenti della black-list Coldiretti

Sono scesi con i trattori per tutelare l’agricoltura italiana. Per dire no ai prodotti “italiani” d’importazione e per tutelare la filiera nostrana, ma gli agricoltori di Coldiretti sono finiti sotto il fuoco pentastellato.

DAL BROCCOLO CINESE ALLA MENTA MAROCCHINA, LA BLACK-LIST COLDIRETTI

Coldiretti ha promosso a Napoli la sua manifestazione nazionale alla presenza di istituzioni, membri del Governo e tanti agricoltori. Al centro, il rapporto 2015 Efsa sulla contaminazione dei cibi. Dati impressionanti che affermano che il 92 percento dei broccoli provenienti dalla Cina non rispetta gli standard di sicurezza per la presenza di tracce e residui chimici. Stesso discorso per il basilico indiano (60 percento circa dei campioni risultato irregolare), per il peperoncino thailandese e per il prezzemolo vietnamita (irregolare quasi in otto campioni su dieci). In questa speciale classifica in cui i Paesi asiatici regnano incontrastati, c’è però spazio anche per melagrane, arance e fragole egiziane, i meloni e i cocomeri dominicani, la menta marocchina (contaminata nel 15 percento dei casi secondo lo studio) e i piselli kenyoti. Sono arrabbiati, agricoltori e direttivo nazionale Coldiretti, perché alcuni dei prodotti in black-list – secondo l’associazione – arrivano da Paesi che con l’Unione Europea hanno accordi e agevolazioni per l’export, come proprio l’Egitto e il Marocco sopra citati. E, non a caso essendo a Napoli, come esempio è stata portata la pizza. Secondo le stime Coldiretti, due pizze su tre sono prodotte con ingredienti non italiani, che vanno dal pomodoro cinese alla mozzarella lituana, dal grano canadese all’olio d’oliva tunisino che sono a buon mercato ma che – da un punto di vista qualitativo e di sicurezza alimentare – non offrono le stesse garanzie.

LA REAZIONE DEL M5S

Il una nota stampa, il M5S Campania attraverso Michele Cammarano (consigliere regionale e membro della Commissione Agricoltura) attacca Coldiretti colpevole, secondo Cammarano, di non contestare le politiche agricole del Governo. Ecco le sue parole.

Michele Cammarano M5S

Cammarano

“Oggi a Napoli è andato in scena una strana commedia. Non una sola parola della Coldiretti contro le scellerate politiche agricole del Governo. Viene da chiedersi quale sia il motivo? Ben venga la black list sui cibi contaminati – afferma – ma ci saremmo aspettati almeno una nota negativa nei confronti del Governo nazionale e regionale che non fanno assolutamente nulla per l’agricoltura in Italia e in particolar modo al Sud”.

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