Festival, Los Angeles: dal 30 marzo al 1° aprile torna l’Italian Comedy Festival di Gianfranco Terrin a Los Angeles

by Comunicato Stampa
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Dopo il successo dello scorso anno, torna l’atteso Italian Comedy Festival, la manifestazione italiana che celebra la commedia nel mondo, che si svolgerà a Los Angeles dal 30 marzo al 1° aprile.

Prodotto e organizzato dall’Italian Comedy Club e diretto dall’attore Gianfranco Terrin, il festival si terrà presso il prestigioso Hudson Theatre, che ospiterà le premiazioni e il red carpet. Altri eventi collaterali saranno organizzati e dislocati presso altri centri culturali di L.A., per un pieno coinvolgimento della città.

Con una seconda edizione ancora più ricca, che spazia dal cinema al teatro, passando per l’animazione e la tv-web, l’ICF vuole essere un’occasione di incontro e confronto per i professionisti del settore e gli artisti emergenti.

L’edizione di quest’anno è rivolta soprattutto all’inclusione sociale. Sul palco e sul grande schermo, infatti, si alterneranno storie che, attraverso gli stilemi tipici della commedia, trattano tematiche sociali fondamentali come le disuguaglianze di genere.

Una tre giorni che vedrà l’alternanza di: spettacoli dal vivo, proiezioni, eventi, incontri con il pubblico e seminari con professionisti del settore.

Dall’Italia al Canada, dagli Usa all’Australia, dalla Spagna all’Inghilterra, dall’Ucraina al Giappone, dal Perù al Guatemala fino alla Korea del Sud, sono 15 i progetti finalisti che sono stati selezionati tra le centinaia di candidature.

Per la sezione Cinema troviamo: Mundo Gordo di Sandro Ventura, il “film peruviano più virale del 2022”; l’italiano Acqua alle corde di Paolo Consorti, sofisticata commedia liberamente ispirata alle celebrazioni del V centenario di Sisto V In Italia; Once Again di Shin Seung Hoon, il coreano comedy-drama familiare; Something Good Coming di Eddie Vigil V, una delicata commedia romantica targata USA; Curral de Moinas – Os Banqueiros do Povo di Miguel Cadilhe, l’attesa commedia “romantico-finanziaria” portoghese che riadatta sul grande schermo dei celebri personaggi creati dai popolari comici João Paulo Rodrigues e Pedro Alves.

I cortometraggi selezionati, invece, sono: gli americani Brutta figura di Giorgio Arcelli Fontana e John M. Keller e Frustrada di Joris Reynaud, il canadese F**K di Joseph Rossi, il francese Square Foot di Victor Osselaer e l’italiano Tre volte alla settimana di Emanuele Vicorito.

Tanti americani nella sezione Animazione, con: Duck Lake di Katrin Ignatova, Clicker di Charles Kugler, Toy di Alessia Mandanici e Words di John M Forte. Ma ci sono anche l’ucraino The Last Knight di Olexander Onufriev, l’inglese A Heist Film di Miroslav Stefanov e gli italiani Fase 3 di Omar Nedjari,e Giovanni E La Bicicletta di Gianpaolo Pupillo.

Ricca anche la sezione teatrale con: Cold Feet scritto da Shay Thurmon; Look Who’s Coming To Cena di Mariella Spagnolo; Goat Coster di Louise Schwarz; Oh You’re In Trouble di Kevo Aregbe. Inoltre, sabato 1 aprile si terrà l’anteprima teatrale dello spettacolo The Maginot Line di Emmett Loverde.

In ultimo, la sezione dedicata ai nuovi formati Tv-Web con gli americani #CLOUT Don’t Get Cancelled di Riker Lynch, Daddy’s Divas di David Tittone, Conspiracy Cases: The Wasp Woman di Jeffrey Paul Agosta, l’australiano Dear God di Cathy Allen.

 

NOTE DEL DIRETTORE ARTISTICO GIANFRANCO TERRIN

“L’ICF è una festa. Tutto è nato a Los Angeles in piena pandemia, spinti dal bisogno di ritrovarci e condividere un sorriso. Io ed un gruppo di amici attori italiani non potevamo fare a meno di incontrarci una volta a settimana al parco per raccontarci barzellette, storie divertenti. Ovviamente le restrizioni non erano così severe come in Italia all’inizio della pandemia, a Los Angeles ci si poteva incontrare al parco, mantenendo comunque una certa distanza; e noi questa distanza la usavano come allenamento, immaginando che fossimo in teatro ed il pubblico fosse seduto in prima fila, proprio a 3 metri da noi. Raccontavamo barzellette, leggevamo copioni di commedie. Il bisogno era forse quello di ridere e di allontanarci per un momento dal dramma che tutto il mondo stava vivendo. È stato forse un modo per non uscire pazzi. Il gruppo è cresciuto, ed è arrivata l’idea di dare la possibilità anche ad altri di raccontare storie divertenti, di regalare un sorriso… così è nato l’Italian Comedy Fest.

Il festival non si pone solamente come strumento di promozione per professionisti del settore, ma nasce con l’intenzione di unire la bellezza del sorriso, quello del pubblico, dei professionisti e di tutti quelli che per passione o professione cercano di regalare ogni giorno un pizzico di allegria”.

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