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Come rimettersi in linea dopo Natale?

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Come rimettersi in linea dopo Natale? In media, durante il periodo delle festività natalizie gli italiani mettono su almeno due-tre chili. Un effetto collaterale spiacevole ma certo non imprevisto, se si pensa che solo il pranzo natalizio tradizionale, dagli antipasti al panettone, può superare le tremila calorie (pari quasi al fabbisogno energetico di due giorni di una donna di piccola statura). Inoltre le basse temperature unite all’atmosfera festaiola inducono, infatti, al consumo frequente di cibi molto energetici, ricchi di zuccheri e grassi (cotechini, arrosti ripieni, dolci ecc.).

A differenza però degli antenati, che avevano bisogno di questo surplus energetico per resistere ai climi rigidi, l’uomo di oggi – tra ambienti riscaldati e piumini supertecnologici – non ne necessita più di tanto. Di conseguenza si ingrassa con maggiore facilità, rispetto a stagioni quali la primavera o l’estate. Una delle strategie principali da adottare per contrastare i chili in più prevede il controllo del bilancio energetico. Questo vede da una parte le entrate rappresentate dagli alimenti e dall’altra le uscite, ovvero le energie che l’organismo spende per mantenere le sue funzioni e per l’attività fisica. Quando il peso di un individuo è stabile, vuol dire che il bilancio è in pareggio, e cioè che si mangia quanto serve e non di più. Considerato che il periodo delle feste, tra Natale e la Befana, è di almeno 15 giorni, se il pareggio calorico è stato raggiunto allora non abbiamo preso un etto!

Ma chi alzandosi da tavola nei giorni scorsi, non ha provato almeno uno dei seguenti sintomi post pranzo di Natale (che poi, in realtà, rappresentano i classici sintomi dopo un’abbuffata)?

Sonnolenza, dolori intercostali, Pancia gonfia e dolente, Difficoltà a digerire, Freddo, Nausea, Mal di testa: sono tutti segnali del forte stress a cui abbiamo sottoposto il nostro corpo, il quale impiegherà diversi giorni per riprendersi, in base principalmente alla nostra età e al grado di allenamento a cui siamo abituati.

Infatti, se siamo abituati ad allenarci due-tre volte a settimana o anche di più, non risentiremo troppo di questi eccessi perché il corpo risponde bene a un breve carico calorico maggiore e, soprattutto, il nostro metabolismo è ben attivo e sarà in grado di smaltire rapidamente gli eccessi. In caso contrario, se facciamo una vita sedentaria e già partiamo da un certo grado di sovrappeso, sicuramente avremo più problemi e il nostro corpo non riuscirà a reagire in maniera ottimale in tempi brevi.

E’ opportuno depurare l’organo che più di tutti è stato messo a dura prova: il nostro fegato. Perché ciò che mangiamo passa attraverso quest’organo, che lo filtra e lo metabolizza; così, quando consumiamo troppi grassi e zuccheri, il fegato li accumula nelle sue cellule (gli epatociti) sotto forma di goccioline di grasso e, nel tempo, si ingrossa, si “appesantisce” e funziona male. È la cosiddetta steatosi epatica, che colpisce tre italiani su 10. Questo tipo di problema ovviamente non si verifica in chi segue uno stile di vita sano, ma chi abitualmente fa uso di  alcol e di alimenti ricchi in grassi, zuccheri.

Dal punto di vista ormonale il surplus di zuccheri, grassi e calorie che abbiamo subito in questi giorni ha portato la nostra insulina, che è il nostro ormone ipoglicemizzante, a un super lavoro, con picchi non indifferenti. Se questo succede una tantum, per due-tre giorni, risulta essere fisiologico e non porta problematiche particolari ma è molto più dannoso se avviene in maniera prolungata.  Il rilascio di insulina in maniera eccessiva, i cosiddetti picchi di insulina, devono infatti essere tenuti sotto controllo, in quanto l’ormone insulina è deputato al controllo della glicemia, cioè si occupa di fare in modo che il glucosio venga assorbito e non ristagni nel sangue. Ecco perché, quindi, è necessario tenere sotto controllo la sua liberazione: quando infatti, l’insulina comincia a perdere di efficacia, ci si predispone alla cosiddetta insulino-resistenza, che è la base spesso di un metabolismo bloccato, oltre che essere spesso causa scatenante di molti problemi più seri che sfociano in vere e proprie patologie.

Passate le feste, come comportarci?

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