Il quartiere più di tendenza al mondo? Non a Londra né a New York, ma a Firenze!

by Valeria Cristiano
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Il quartiere più di tendenza del mondo, secondo voi, è a New York, a Londra o a Berlino?

Vi sorprenderete nel sapere che il quartiere «più cool», almeno secondo Lonely Planet, è Borgo San Frediano di Firenze incoronato primo nella speciale classifica dei posti cool che indicano le «nuove tendenze».

Il rione Diladdarno, come lo chiamano a Firenze, ha battuto Seoul, Dubai e persino New York, il cui Sunset Park si è posizionato «solo» settimo.

Una «città nella città» – come scrive La Stampa – in grado di stupire e affascinare per i suoi contrasti e la sua movida, che ha sbaragliato Seongsu-dong di Seoul, il Triangolo di Lisbona e la Business Bay di Dubai.

A Firenze, però, la notizia non fa tanto effetto ai cittadini toscani che, si sa, sono ironici e critici per natura. Per i fiorentini lo spirito e l’anima di San Frediano sono scontati: il fascino che la zona ha sempre avuto è una realtà nota, qui il mondo sembra si sia fermato, l’atmosfera è d’altri tempi. Gli abitanti si conoscono tutti e si chiamano per nome, il fornaio, l’edicolante, la bottega del restauro, il doratore, il ciabattino che risuola le scarpe, l’ebanista: sono loro i protagonisti della vita di questo piccolo borgo.

La città sembra lontana, qui siamo in Oltrarno, la parte meno conosciuta di Firenze dal turismo del mordi e fuggi, ma amata dai fiorentini in quanto non meno glamour, fatta da botteghe e fondi, tra un bociare che è quasi un leit-motive affascinante, un base musicale al tran tran cittadino, “le botteghe” dei maestri d’arte dei mestieri dimenticati, tramandati, nozioni apprese da padre al figlio, locali e magazzini appartati, discreti, quasi nascosti.

Qui anche i sapori e i saperi delle vecchie ricette sono fermi nel tempo, locali tipici come le trattorie, una tra queste ‘I Brindellone, una trattoria storica situata nel cuore dell’Oltrarno in piazza Piattellina, tra via del Leone, via dell’Orto e piazza del Carmine, che ha preso il nome dal celebre carro che, ogni anno per Pasqua,  viene condotto da una coppia di buoi fino al Duomo.

‘I Brindellone

La trattoria presenta piatti e ricette che ti trasportano in un mood familiare, la tavola di legno, usurata, le seggiole impagliate, la tovaglia a quadretti rossi e bianchi, il “fiasco in tavola” a consumo…  il calore e la simpatia di Emiliano Colomo che ti accolgono sulla porta… è sempre un allegro e festoso viavai di amici, come i giocatori della Fiorentina che qui sono “di casa”, la visita di un amico storico, Vigan Mustafà, alla vigilia dell’incontro per il titolo italiano mediomassimi.

Qui comanda la regina “fiorentina”, la trippa e il lampredotto, i coccoli fritti con lo stracchino, le torte fatte in casa, lo stracotto fatto come si deve, la francesina con il lesso rifatto… note appuntate sui foglietti, tramandate dalle donne di casa, gelose delle loro ricette, delle dosi, della loro fantasia. Qui non si conoscono le parole gourmet, nouvelle cousine, le guide, cucchiai e punteggi, gli chef alla tele non sono seguiti, qui si parla di tutti i quartieri: dai Bianchi di Santo Spirito, da 3 anni consecutivi vittoriosi sugli altri quartieri del Calcio Storico Fiorentino, i Rossi di Santa Maria Novella, gli Azzurri di Santa Croce, i Verdi di San Giovanni.

Qui al Brindellone c’è la certezza del fare perché di fantasia ce n’è tanta, il sorriso, l’accoglienza, la simpatia di quando ti portano il conto, quasi di nascosto, come se ti facessero un favore, qui si parla della Fiore, che launsitocca, tra corsi e ricorsi, qui Firenze è la più bella ed è tutta nostra!

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