Ritrovata alla Galleria Borbonica una bomba risalente alla Grande Guerra

by Redazione
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A un secolo esatto da quel maledetto giorno in cui Napoli si è trovata sotto bombardamento durante la Prima Guerra Mondiale, alla Galleria Borbonica (dove da anni si continua a scavare per portare alla luce la storia dello scorso secolo) è stato rinvenuto un ordigno bellico, più precisamenta una “Bombarda” da 240 mm, utilizzata dal Regio Esercito sul fronte italiano e svuotata del contenuto esplosivo.

Ne dà notizia la stessa Galleria Borbonica mostrando le foto del “cimelio” di guerra. Una storia da ricostruire: come quell’ordigno è finito in quello che era a tutti gli effetti un rifugio per i napoletani sotto le bombe nemiche?

“La presenza di un simile tipo di ordigno – si legge in una nota stampa – inevitabilmente ha destato degli interrogativi su come possa essere arrivato in un posto così difficile da raggiungere, suggerendo un’interessante ipotesi, ovvero che la Galleria Borbonica di via Morelli possa essere stata un deposito di armi durante la prima guerra mondiale. Anche se Napoli non fu direttamente coinvolta nella guerra, infatti, ebbe un importante ruolo nella fabbricazione di armi ed elementi chimici ad uso bellico. A partire dal 1916, all’Università di Napoli, si produceva la cloropicrina utilizzata nell’industria bellica”.

“Da qui – si legge – l’identificazione della città di Napoli da parte dei tedeschi come obiettivo strategico da bombardare. Nella notte fra il 10 e l’11 marzo del 1918, un dirigibile Zeppelin della Marina imperiale tedesca partì dalla base di Jambol in Bulgaria per compiere il raid aereo su Napoli. Gli obiettivi del bombardamento erano il porto, l’Ilva di Bagnoli, le industrie di Napoli e i cantieri Armstrong di Pozzuoli che producevano un immane numero di munizioni di guerra. Ma per un errore di calcolo, le oltre 6 tonnellate di esplosivi non colpirono gli obiettivi prefissati e invece si abbatterono su Posillipo, sul Corso Vittorio Emanuele e anche sulla zona dei Granili alle spalle del porto, i Quartieri Spagnoli, la zona di Piazza del Municipio e Via Toledo, ovvero a pochi passi dalla Galleria Borbonica che si estende sotterraneamente da via Morelli fino a Monte di Dio”.

La “Bombarda” in foto – assolutamente sicura – resterà alla Galleria Borbonica dove sarà esposta insieme a tanti altri ritrovamenti che raccontano la storia della città partenopea.

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