Laddove la querelle arrivasse in Tribunale, è destinata a fare storia: la pizzeria Brandi, dove storia vuole nacque la pizza Margherita, chiederà un maxi-risarcimento a Google. Un milione di euro di danni richiesti. Cosa avrebbe fatto il colosso di Mountain View per far arrabbiare così tanto i proprietari della storica pizzeria a ridosso di via Chiaia, a Napoli?
PIZZERIA BRANDI “CHIUSA DEFINITIVAMENTE”
Presto detto: Google ha chiuso la storica pizzeria. Come si evince bene dalla foto postata dal Corriere del Mezzogiorno, per qualche tempo il famoso motore di ricerca ha considerato definitivamente chiusa la pizzeria. Quindi, chi cercava la pizzeria Brandi su Google veniva avvisato che ormai era chiusa e, quindi, inattiva.
La certezza, per Noiconsumatori a cui si è rivolta la pizzeria Brandi, è che il messaggio è rimasto online dal 25 aprile al 5 maggio. Noiconsumatori quindi annuncia “che agirà per vie legali”. Lo conferma Angelo Pisani, presidente dell’associazione. Noto ai più soprattutto per aver presieduto l’ottava municipalità ed essere il legale di Diego Armando Maradona. Pisani annuncia un’azione a tutela della “web reputation” del marchio.
«Già al tempo degli elenchi telefonici – ha dichiarato Pisani al Corriere del Mezzogiorno – gli effetti negativi e pregiudizievoli di simili errori sono stati più volte riconosciuti e quantificati in tribunale dai giudici, e non avevano la portata del web. La cifra che chiederemo a Google in nome e per conto di uno storico emblema di Napoli qual è l’antica Pizzeria Brandi improvvisamente dato per morto è di 1 milione di euro».