“Lavora con noi come copywriter”, la retribuzione? Un regalo a Natale!

by Redazione
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lavoro copywriter

L’avvento del web 2.0 e le nuove tecnologie hanno di fatto creato una serie di nuove figure professionali, che vanno dai SEO specialist ai social media manager, dai digital strategist ai copywriter. La realizzazione di contenuti web appropriati e scritti con senno, criterio e conoscenza del funzionamento di Internet è un’attività dispendiosa in termini di tempo e che richiede – se fatta bene – una buona preparazione.

Come ogni professione nascente su Internet, però, a qualcuno non è ancora ben chiaro che il lavoro va retribuito. Un endemico male italiano che su queste professioni è anche accentuato, in mancanza di chiari standard retributivi ed economici a cui il lavoratore (spesso freelance) può far riferimento.

La segnalazione che ci arriva oggi, però, rasenta l’inverosimile. Una di quelle che fa ridere amaro.

Una nostra lettrice che preferisce mantenere l’anonimato ha ricevuto su LinkedIn la seguente offerta lavorativa:

lavoro copywriter screenshot linkedin

Lo screenshot della conversazione con “offerta di lavoro” avvenuta tra un utente e il rappresentante di un circuito di siti.

“Al momento non possiamo erogare alcun compenso se non un regalo nelle occasioni delle festività di Natale”. Cioè, un pacchettino sotto all’Albero addobbato.

Oh, però la start up lo dice, eh.

Senza nulla a pretendere.

La risposta della lettrice è epica: “Quando voglio dedicarmi ad attività non remunerate faccio volontariato“.

Immaginiamo che per formulare un’ipotesi di lavoro del genere bisogna essere quantomeno audaci. Anche se alcune cose ci lasciano davvero interdetti:

  • il “non retribuito mensilmente” tra virgolette, ad esempio. Cosa voleva lasciar presupporre?
  • il “senza vincoli o pretese” in che modo può garantire un lavoro organico sui propri siti che si intende far crescere, anche per gli stessi collaboratori che possono anelare a un contratto di collaborazione solo nel caso “i blog riusciranno a prendere quota”?
  • come può una start up non immaginare nelle voci di bilancio l’erogazione dei compensi per i copywriter così come per ogni collaboratore esterno?

La sensazione è quella di sempre in questi casi: l’arroganza di non riconoscere il valore di una professionalità reale e palpabile come quella del copywriter.

Inutile dire che il nostro consiglio è di non accettare mai offerte di lavoro del genere, per non avallare l’idea che un lavoro del genere possa essere non retribuito, così come il vostro tempo.

Anche a Natale, quando siamo tutti più buoni.

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