di Maria Pia Lamberti e Assunta Ruggiero
C’è chi dice che il gelato fa ingrassare, chi dice che la verdura fa bene: da oggi non è più così. “La dieta su misura” enuncia nei suoi punti principali come e perché le attuali linee guida alimentari e le indicazioni dietetiche non sono del tutto attendibili, come si comportano e come controllare i livelli di zucchero nel sangue. Quello che Eran Segal ed Eran Elinav, ricercatori dell’Istituto Weizmann in Israele, hanno dimostrato al termine di uno dei loro studi fatti in tema di alimentazione, è che gli individui reagiscono agli alimenti in modi differenti. Ciò che può sembrare dannoso per un soggetto, può dimostrarsi salutare per qualcun altro.
Segal ed Elinav sono partiti dall’idea di monitorare i livelli di zuccheri nel sangue; i risultati hanno evidenziato reazioni diverse a seconda dei diversi partecipanti. Più la glicemia si alza, più è favorito l’aumento di peso e la sensazione di fame; per alcuni la glicemia si alzava mangiando una mela o del sushi, per altri invece i livelli di glicemia restavano stabili anche mangiando una coppa di gelato. Si è dimostrato inoltre che gli elementi che condizionano il modo di assorbire i cibi, non sono solo i geni e lo stress, ma anche i trilioni di batteri che compongono il microbioma intestinale degli esseri animali. Dunque, tramite la messa a punto di un algoritmo matematico, i due scienziati sono riusciti a determinare gli alimenti favorevoli e quelli sconsigliati per ogni individuo. Capendo come il nostro corpo reagisce ai cibi, è possibile calibrare una dieta che permetta di avere molte energie, che riduca il rischio di ammalarsi di diabete mellito di tipo 2 e permetta di dimagrire senza portare sotto stress il nostro corpo.