di Luca Mele e Filomena Silvestre
Sedici nuovi ristoranti, oltre 900 dipendenti e la creazione di 600 posti di lavoro nei prossimi cinque anni, in Campania. E un indotto fatto di importanti aziende fornitrici e agricole. Sono i numeri della presenza di McDonald’s Italia in Campania, illustrati, oggi dall’ad di McDonald’S Italia, Mario Federico, in occasione dell’incontro “Napoli tra eccellenze locali e grandi multinazionali”.
“Siamo già presenti con 30 ristoranti e 900 dipendenti che lavorano nei nostri punti – dice Federico – I prossimi ristoranti saranno aperti tra il 2018-2022 e, di questi, 5 o 6 saranno a Napoli”. Un piano di sviluppo e lavoro “molto elevato”. Accanto ai dipendenti diretti dei unti di ristorazione vanno considerati anche i lavoratori dell’indotto sempre sul territorio campano dove la multinazionale ha delle sue aziende fornitrici. Attraverso il progetto Fattore Futuro, è entrata a far parte dei fornitori l’imprenditrice Ida Adinofli, della provincia di Salerno che rifornisce McDpnald’s Italia di insalate. E poi la Freesystem, azienda campana che rifornisce del 90% dei prodotti da forno e delle brioches nei McCafè. Tra i fornitori campani anche Seda Group, che ha sede nella provincia di Napoli che si occupa di packaging. Ogni anno i ristoranti Mcdonald’s Italia impiegano 150 milioni di bicchieri, oltre 100 milioni di box per i panini, 90 milioni di scatole per le patatine, 25 milioni di scatole per Happy meal
Sono stati anche presentati i risultati di uno studio del Censis. Dagli studi fatti, emerge che i consumatori hanno una preferenza per il cibo italiano, non a caso il 78% di questi è disposto a spendere anche cifre maggiori per mangiare alimenti Made in Italy. Proprio per questo McDonald’s ha circa l’80% dei suoi prodotti italiani. Il Censis mostra come in tempi di gig economy sia decisivo il ruolo delle grandi catene che creano lavoro a tempo indeterminato. Aziende importanti per la fornitura di McDonald’s sono poi Fresystem per i prodotti da forno e brioches, e Seda Group per il packaging.