UN PONTE TRA CASERTA E LA FRANCIA, INTERVISTA CON JEAN-PAUL SEYTRE

by Eleonora Iasevoli
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Il Console Jean-Payul Seytre

Al via un nuovo piano strategico per avvicinare la realtà casertana a quella Francese. Anche a Napoli si continua a promuovere la cooperazione tra le istituzioni culturali per far dialogare la cultura del Sud Italia con quella transalpina. Il Console Generale di Francia, Jean-Paul Seytre, ci racconta come.

A TU PER TU COL CONSOLE

Gentilissimo Console Jean-Paul Seytre, in seguito al recente incontro con il sindaco di Caserta, Carlo Marino, cosa avete concordato?

È stata la mia prima visita ufficiale a Caserta per incontrare il Sindaco eletto di recente. Abbiamo valutato la possibilità di sviluppare delle relazioni tra la provincia di Caserta e la Francia, là dove sarà possibile. Ad esempio, sul piano istituzionale abbiamo cercato di identificare una città partner in Francia, ma anche al livello culturale, educativo e linguistico, soprattutto tramite l’apprendimento della lingua francese.

In che modo si può rafforzare il collegamento tra gli attrattori turistici presenti sul nostro territorio e quelli francesi?

Caserta e la sua regione possiedono un patrimonio culturale ed artistico eccezionale, con siti di fama mondiale, come la Reggia e il Belvedere di San Leucio, iscritti al Patrimonio mondiale dell’UNESCO quasi venti anni fa, nonché una tradizione culinaria e viticola ricca e varia. Tanti vantaggi attraggono sempre più turisti francesi, già molto interessati a visitare il Sud Italia e per i quali la dimensione culturale e gastronomica è, di solito, un criterio importante. Il G7 Finanze, che si terrà a Caserta a maggio, contribuirà ad accrescere la notorietà internazionale della città e sarà un’opportunità per promuovere i punti a suo favore.

Sappiamo che farà tappa durante la Sua prossima visita a Caserta in alcuni istituti scolastici. Cosa vuole trasmettere agli studenti e come si possono favorire i gemellaggi?

Desidero tornare presto a Caserta per visitare una o più scuole ed incoraggiare la cooperazione educativa e linguistica con la Francia. E’ sopratutto per me l’occasione di sottolineare una realtà importante, quella dell’apprendimento della lingua francese, che è la seconda lingua straniera più studiata in Campania. Caserta incarna un bel esempio con diversi istituti impegnati nella collaborazione, con i servizi dell’Institut français Napoli e dell’Ambasciata di Francia. Sono in corso vari programmi di mobilità che impegnano gli allunni di Caserta, in particolar modo nell’ambito dell’accordo firmato con il Rettorato di Nancy-Metz e l’Ufficio scolastico regionale, che si possono sviluppare maggiormente. Desidero, inoltre, invogliare gli insegnanti e gli allunni che studiano la lingua francese ed avere un interscambio proficuo.

La Reggia di Caserta, detta la Versailles d’Italia, che, insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all’Acquedotto Carolino, è diventata bene protetto dell’UNESCO dal 1997, sta attraversando un periodo di rinascita e rilancio culturale, grazie alla nuova gestione del Direttore Mauro Felicori. Ci sono prospettive di collaborazione anche con Lui?

Ho incontrato con grande piacere anche il Direttore della Reggia di Caserta. Dirigere un tale dominio rappresenta una sfida grande quanto l’onore che conferisce questa responsabilità. Per questo motivo, è interessante sviluppare scambi di buone pratiche con siti simili. Si pensa, ovviamente, a Versailles, che lei ha citato. Inoltre, abbiamo parlato dell’Associazione delle Residenze Reali Europee, alla quale fanno riferimento Caserta e Versailles, che offre un quadro utile per questi interscambi.

Quali sono le sinergie da mettere in atto per continuare a favorire anche le relazioni culturali tra Napoli e la Francia?

In qualità di Console Generale di Francia e Direttore dell’Institut français Napoli, è una questione essenziale della mia missione. L’Institut français offre una programmazione culturale ricca per tutti coloro , francofoni o non, che vogliono scoprire la creatività francese contemporanea, che si tratti di cinema, di musica, di letteratura, di arte visiva o ancora di arte scenica. Il nostro istituto è un luogo che fa dialogare la cultura francese con il suo ambiente europeo, italiano e napoletano. E’ con questo spirito che desidero sviluppare cooperazioni con le più varie istituzioni culturali di Napoli e del resto della Campania. Il nostro programma autunnale è appena uscito. E’ disponibile on-line sul nostro sito institutfrancais-napoli.com. E’ anche una scuola di lingua, al servizio di tutti quelli che desiderano imparare il francese o approfondire le loro conoscenze riguardo alla nostra lingua.

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