di Francesca Chiariello e Maria Pia Lamberti
#IlGridasNonSiTocca: Napoli non rinuncia all’associazione presente da anni in una periferia difficile di Napoli: Scampia. Il GRIDAS è un’associazione culturale senza scopo di lucro fondata da Felice Pignataro e altre persone, riunite con lo scopo di mettere le proprie capacità artistiche al servizio della gente per incoraggiare alla partecipazione attiva per la crescita della società.
Attraverso un appello, tutte le persone che hanno sempre sostenuto l’associazione e coloro i quali si stanno aggregando negli ultimi giorni, si chiede di alzare la voce per ridare al GRIDAS l’importanza che merita. Il sindaco Luigi de Magistris e la Giunta, che si dichiarano a sostegno dell’associazione, chiedono di esporre cartelli e/o striscioni con lo slogan #ILGRIDASNONSITOCCA
Questa associazione ha sede nei locali abbandonati del Centro Sociale dell’Ina Casa a Secondigliano e Scampia più volte ristrutturati. L’associazione attualmente è a rischio sgombero e all’udienza del 9 maggio scorso la Giudice non ha potuto concedere altre deroghe per sopraggiunti rinvii temporali; al GRIDAS è stato riconosciuto un ruolo importante, quale quello di promotore di progetti di crescita sociale e culturale del quartiere Scampia.
Il Gridas è stato reso famoso dai murales realizzati da Felice Pignataro con gli altri membri o i soggetti attivi che si sono rivolti all’associazione per avere un appoggio per le proprie competizioni sul territorio napoletano e non solo. Era il 1983 l’anno nel quale il “Gridas” portò per le strade di Napoli il Carnevale sociale. In un quartiere come Scampia, il Carnevale Del Gridas è divenuto “tradizione”; la rappresentazione del percorso di un popolo che piantando nuove radici ha iniziato a raccontarsi. I ragazzi di Scampia hanno tenuta viva la tradizione di Pignataro; insieme hanno portato avanti la tradizione di carnevale anche dopo la morte di Felice, e il 7 febbraio 2017 il GRIDAS ha fatto spegnere al suo carnevale ben 34 candeline
Con la scomparsa di Pignataro, si è, purtroppo, affievolita la grande potenzialità della capacità che aveva lui di rappresentare in immagini iconografiche le voci della protesta, le battaglie e le ingiustizie del mondo.
Per la città di Napoli, rinunciare al GRIDAS rappresenterebbe una grave perdita. Perdere questa battaglia – secondo le anime dell’associazione – rappresenterebbe un grave precedente per tutte quelle realtà sociali che, dal basso, cercano di riappropriarsi di quei luoghi abbandonati e vuoti di Napoli.