CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, LA TESTIMONIANZA DI CARLA CAIAZZO A #SVERGOGNATI

by Gloria Esposito
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scarpe rosse violenza sulle donne

Cambiano i lineamenti, il sorriso è diverso. E così gli occhi, il naso. Tutto. Carla Caiazzo fu bruciata dal suo ex mentre aspettava una bimba, Giulia, Oggi, in una telefonata, racconta la sua battaglia di tutti i giorni, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

“La cosa più difficile ora è guardarsi allo specchio e non riconoscersi”. Perché nel tentativo di ucciderla, dandole fuoco, il suo ex ha provato a cancellare anche la sua identità. Carla ha sul viso, sul corpo, ma anche nell’anima ferite e cicatrici difficili da rimarginare, da dimenticare. Stanno lì ogni giorno a ricordarle ciò che sta provando a lasciarsi alle spalle. Lei si è già sottoposta a più di 20 interventi per cercare di ricostruire i lineamenti dolci del suo viso prima della tragedia. Ma costano e Carla chiede aiuto. Per sé ma anche per tutte le donne che sono state sfregiate dalla violenza cieca e inaudita di un ex.

Carla è intervenuta con una telefonata all’incontro del Sindacato unitario giornalisti Campania, #Svergognati – Femminicidio e violenza sulle donne: tra comunicazione e informazione. E ha chiesto scusa, “ma ancora ho limiti a stare tra le persone”. Però  assicura che troverà la forza e “sarà in prima linea” in una battaglia che deve vedere l’unità di tutti. “Non si può combattere questa battaglia da dietro le quinte”, dice. Lei ha fondato un’associazione che si chiama “Io rido ancora” perché il suo ex, condannato a 18 anni di carcere, mentre la bruciava le diceva: “Vediamo se ridi ancora”.

La giornata delle “scarpe rosse”

È stata l’artista messicana Elina Chauvet a raccontare per prima, attraverso un’invasione di calzature rosse, il fenomeno del femminicidio. Il suo progetto “Zapatos Rojos” fu realizzato per la prima volta nel 2009 a Ciudad Juárez, la città di frontiera nel nord del Messico dove è nato il termine “femminicidio”.

Dal 2009 le scarpe rosse sono diventate un simbolo di protesta e di denuncia per la violenza contro le donne e il 25 novembre di ogni anno in molte piazze italiane vengono esposte centinaia di scarpe rosse per non dimenticare e per rendere omaggio a tutte quelle donne che non potranno più indossare le “scarpe rosse”.

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