Cosa è la pensione di garanzia e che rischi corriamo?

by Felice Luca Maglione
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Oggi 18 Luglio, in preda alla disperazione più totale derivante dal crollo nei sondaggi (cose che succedono quando decidi di inseguire i populisti sul loro campo, invece di proporre cose ragionevoli) il Partito Democratico decide di lanciare una nuova proposta: la pensione di garanzia.

Cosa è questa pensione di garanzia?

Citando l’ANSA:

Introdurre anche nel sistema contributivo “un minimo previdenziale, come nel retributivo, pari, si può immaginare, a 650 euro mensili per chi ha 20 anni di contributi, che possono aumentare di 30 euro al mese per ogni anno in più fino a un massimo di mille euro”.

La pensione di garanzia scatterebbe per chi ha raggiunge i requisiti di età, ma si dovrebbe intervenire anche sugli anticipi, dice Patriarca, sganciando il legame con l’importo che oggi limita le uscite. E ancora, continua il consigliere di palazzo Chigi, bisognerebbe immaginare “un sistema di redditi ponte” attraverso l’Ape sociale, quella volontaria e la previdenza integrativa.

Cosa significa in soldoni? Si andrà comunque in pensione a 67 anni (forse) tuttavia il Governo sta “lavorando anche sugli anticipi (di uscita)” che saranno finanziati da un “fondo di solidarietà”.

Chi è che pagherà questo fondo di solidarietà? I pensionati in una sorta di redistribuzione generazionale essendo i loro redditi i meno toccati dalla crisi (vedere grafico sotto)? Utopico. I pensionati sono il bacino dalla quale i partiti politici (tutti)  prendono più voti, tant’è che è stata appena elargita loro la 14esima.

grafico bankitalia

Fonte. Bankitalia

Con ogni probabilità il pagamento sarà demandato a “qualcun altro”. E questo qualcun altro, come sempre, saranno “quelli venuti dopo”, ovvero la mia generazione (quella dei 30enni). Che dopo essersi caricata sulle spalle il debito dei 50enni e dei 60enni si caricherà sulle spalle anche i 40enni.

Homer Simpson in una puntata della famosa serie

Homer Simpson in versione elettorale in una puntata della famosa serie

Se avete una sorta di déjà vu di Matrixiana memoria è perché questa è la riedizione in chiave moderna di una proposta famosa del passato: la Legge Rumor.

Pensione di garanzia e legge Rumor: analogie e rischi

La legge Rumor è stata una legge dello Stato Italiano che ha permesso, dal 1973 al 1991 ad un’intera generazione di italiani di andare in pensione con poco più o poco meno di 20 anni di contributi.

Secondo alcuni studi, il costo delle pensioni baby negli ultimi 40 anni assomma nel 2012 a 150 miliardi di euro e derivano in larga misura da lavoratori del settore pubblico.

L’anticipo di corresponsione della pensione ad una giovane età, determina che il periodo di pensionamento può arrivare a superare i 40 anni. Nel 2011 i pensionati complessivi con meno di 50 anni erano oltre mezzo milione e di questi  425.000 erano pensionati INPDAP ossia del pubblico impiego. Il costo complessivo annuo era di oltre 9 miliardi di euro.

Circa 17.000 persone erano andate in pensione con 35 anni di età, lavoratori che percepiranno la pensione mediamente per quasi 50 anni.

Come detto: pagherà qualcun altro, parafrasando i Simpson. A proposito: qualcuno ricorda come finiva poi quella puntata?

Salite sulla giostra signori. In Italia c’è sempre posto per un altro pensionato.

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