di Filomena Silvestre e Caterina Migliaccio
Otto milioni di pizze sfornate al giorno in Italia, 200.000 addetti impegnati nei fine settimana su una base di oltre 100.000 occupati. Questi sono alcuni dei numeri elaborati dalla Cna e presentati in occasione dell’inaugurazione di Tuttopizza.
L’azienda tasta il polso del mercato e guarda al futuro con ottimismo: forni innovativi, farine digeribili e genuine, show cooking con grandi artisti della pizza, ingredienti Dop, birre e vini da abbinare. L’organizzatore della fiera, Raffaele Biglietto, spiega: “Qui a Napoli ospitiamo 112 aziende e ci saranno 86 manifestazioni. I dati ci dicono che l’occupazione cresce e che vengono sfornate circa 8 milioni di pizze al giorno, con un prezzo medio tra i 5 e i 7 Euro”.
Cresce anche il numero di chi cena con pizza e dessert e non mancano gli insaziabili: il 6% dei clienti ordina due pizze. Una quota in crescita anche grazie all’uso di farine più leggere, come sottolinea il distributore di farine Giuseppe Acciaio. La Campania, con 9.408 forni, e la Lombardia, con 9.185, sono le regioni con più pizzerie in Italia, ognuna con il 12% del totale nazionale.
E’ però la regione del Sud a conquistare il primato per numero di aziende che producono pizza. Dalla ricerca si evidenzia che le regioni del Sud rappresentano oltre il 40% delle aziende e che quelle trainanti sono anche Sicilia, Puglia e Calabria che, insieme, occupano una fetta del 35% del comparto. L’analisi sorprende nella distribuzione di pizzerie per numero di abitanti dove le regioni del Nord sono fanalino di coda.
In testa alla classifica si trova l’Abruzzo con una pizzeria ogni 267 abitanti. Il presidente dell’Associazione pizzaioli napoletani, Sergio Miccù, ha offerto, invece, una prospettiva diversa: “Vedo ancora molta confusione, sia tra i pizzaioli sia tra i consumatori: si parla di ‘pizza Unesco’, ma è l’arte del pizzaiolo che è stata tutelata dall’Unesco quale patrimonio immateriale dell’umanità. Per questo a settembre lanceremo una nuova iniziativa con il Comitato Unesco per discutere e per pianificare ulteriori iniziative che diano risalto e chiarezza a questo riconoscimento”.