La Chaine Francigena Toscana ad Artimino

by Valeria Cristiano
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C’era una volta… vedo occhioni sgranati e bocche infantili aperte, sorpresi, incuriositi a ragione, perché non è facile trovare un castello che risale al 1600 capace di mantenere intatto il fascino della sua storia, evidenziata da un attento e continuo restauro, la Villa Medicea “La Ferdinanda” ad Artimino, conosciuta anche come La Villa dei Cento Camini, Patrimonio Unesco dal 2013, dove, nelle cucine, è ancora presente il girarrosto di Leonardo da Vinci.  

giovanna elettra livreri

Giovanna Elettra Liveri

Giovanna  Elettra Livreri, avvocato e direttore generale della prestigiosa camera estera CC-ICRD (Italia Caraibi e America Latina), presidente della neonata Chaine Francigena Toscana, ha voluto presentare il neonato Balliage della storica internazionale Confrérie de la Chaîne des Rôtisseurs in questo mondo fatato, interpretando in maniera moderna la filosofia della Chaine per ricomporre un nuovo Rinascimento, mixando come un giocoliere la cucina alla moda proposta dalla fashion manager Cristina Vittoria Egger, l’arte degli artisti Fabrizio Savi e dello scultore Madelin Cuca al cioccolato artigianale di Pura Delizia, lo spettacolo della Compagnia Teatrale dell’Accademia Creativa, alle calzature Fabi ed infine la “rinascita” di un glorioso brand di orologi, LONVILLE 1873 Orologi, una proposta della scoperta della Toscana, della natura unica e ancora incontaminata dei luoghi, lontano dai ritmi della città, dove il primo attore è il Castello di Artimino e la sua storia, armonioso, imponente, testimone di un nuovo turismo, la strada per conservare un patrimonio storico di grandissimo valore mantenendo l’equilibrio tra la tutela del posto e la necessità di renderlo vivo e fruibile al turista, evidenziandone le peculiarità. MenuTra bellezza e natura la passione disegna i sogni della Presidente della Chaine Toscana, l’avvocato Giovanna Livreri ci porta per mano in un viaggio affascinante dando una nuova anima e incredibile bellezza a questo straordinario luogo, mixando in maniera moderna the extraordinary Italian style, cedendo alle emozioni che portano alla poesia vivendo le immagini variegate che la natura offre, immagini sospese nel tempo, disegnate dal passare delle stagioni, il verde che muta, i colori che cambiano, i profumi che fanno un concerto, appagante, unico.  Ed ecco poesia e sinergia di immagini e gusto con una cena placee creata da Michela Bottasso la professionista che vive in armonia il suo essere chef  in simbiosi con la natura la circonda usando la sua cucina come strumento di arte, due mondi e modi del vivere quotidiano.

Petto di anatra alla Caterina de’ Medici

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Serves: 8
Nutrition facts: 200 calories 20 grams fat
Rating: 5.0/5
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Ingredients

  • 8 petti di anatra
  • 1\2 cipolla bianche
  • 1 rametto di timo
  • 5 arance
  • 1 bicchiere di brandy
  • 200 gr. fondo di vitello
  • 50 gr. di burro
  • Olio d’oliva q.b
  • Sale e pepe q.b.

Instructions

Anatra alla Caterina di Biagio Pignatta

Anatra alla Caterina di Michela Bottasso

Ricetta d’autore di Michela Bottasso

Executive chef Ristorante Biagio Pignatta – Villa Artimino

Cuocere i petti d’anatra in una padella calda, salarli e sistemarli in una placca da forno. Sgrassare la padella e sfumare con il brandy e aggiungere il succo d’arancia – ridurre della metà e aggiungere il fondo di vitello, riportare a bollore e montare con il burro. Terminare la cottura dell’anatra in forno.

Michela Bottasso è la chef del “Biagio Pignatta” il Ristorante del complesso di Artimino dove la natura stessa contraddistingue le immagini, e, seguendo la filosofia green, usa e cucina le verdure in un terreno attiguo di 5mila mq, creando una cucina semplice ma non banale. Per lei la cucina interroga il territorio, la natura e il paesaggio, e nelle sue mani la sua cucina diventa anche gioco e creatività, performance, gesto e teatralità proprio come l’arte. E poi il fashion… attraversano le sale piene di storia i romantici accenni di una sfilata femminilissima per la quale Dario Biglino creativo della maison Avaro Figlio ha immaginato un giardino di donne-petalo, dagli abiti senza orlo, che sbocciano in un risveglio di sensualità che si evince nei dettagli, nelle mani sapienti che accompagnano i gesti durante la sfilata, un sincronismo armonioso del movimento, come un fiore che sboccia,  assecondato dalla linee e dal tessuto. Sfilano le calzature di Fabi, eleganza, raffinatezza, sperimentazione per una armonia fatta di equilibri progettuali ed emotivi, ricordi di cose viste, studiate, elementi che creano una trama nell’abbinamento apparentemente impossibile di Swarovski, lacci, seta, pietre, metalli… infine la presentazione di Virage, il primo orologio del brand Lonville che rinasce dopo 50 anni di silenzio.  E con  la presentazione del libro “In viaggio con Leonardo” della Contessa Melzi d’Eril sullo sfondo opere del pittore Fabrizio Savi e dello scultore Mădălin Ciucă cala il sipario su Artimino e la neonata Chaine Francigena Toscana, un romanzo incantato sullo sfondo di un castello di fiaba.

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