Dalle barche dei pescatori locali alla tavola, questo è Itticheria, il progetto a “Miglio zero” di Fulvio Giugliano che mira ad azzerare le distanze tra il pescato e la cucina, saltando la filiera produttiva.
Il locale di Corso della Repubblica, 61, presenta i colori bianco e blu, tipici delle barche dei pescatori. Il tema del mare lo si può apprezzare sin da subito: all’esterno è possibile trovare una vetrina take-away ed appena entrati ci si trova dinanzi al crudo bar, dove ottimi gamberoni rossi, scampi ed ostriche sono pronti ad essere gustati.
Il menù è stato affidato allo chef Domenico Tromiro e alle sue idee innovative, come gli gnocchi di seppia alla sorrentina: gnocchi fatti interamente di seppia su sugo di pomodoro. Seguiti poi dal calamaro grigliato all’acqua di mare, hummus e gocce di capperi di Pantelleria. Ottimo nella sua complessità.
Il resto è crudo: si inizia con della ricciola accompagnata da una crema di parmigiano stagionato 24 mesi, adagiato su un frollino salato ai semi di papavero. Si prosegue con un carpaccio di ombrina accompagnato da una salsa di bufala e polvere di tarallo napoletano.
Tutto il menù è stato accompagnato dagli ottimi vini della cantina Il IV Miglio.
Si è concluso con un semifreddo alla crema di baccalà, davvero ottimo. Fulvio Giugliano ci ha tenuto a precisare che presto, vicino al banco crudi ci sarà un’offerta di pasticceria tutta a base di pesce, da poter gustare nel locale o portarlo a casa.
Per ora, è possibile portare a casa una linea di dodici salse realizzare proprio nei laboratori di Itticheria, tra queste tra queste: nero di mare (sappia), scrigni di mare (pomodori secchi e pesce spada), al pesto di mattanza, ai carciofi tonnati, al pesto di Pantelleria (con pesce spada e capperi).