Il roccocò diventa gelato

by Massimiliano Maurino
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Non c’è Natale senza il roccocò. Il ristorante Habituè di Nola, infatti, apre le porte alla tradizione proprio con il gelato al roccocò, ideato dallo Chef Raffaele Dell’Aria e che andrà a chiudere il primo degli appuntamenti di “Radici”, il nuovo format domenicale ispirato ai piatti della tradizione.

Continua con successo il progetto gastronomico di Fabio Coppola e Giuseppe Vetrano con la collaborazione di Vincenzo Cangemi, ispirato alla convivialità e al mangiar bene tra antico e moderno nella cornice di un palazzo settecentesco in Piazza Duomo a Nola.

Si inizia proprio domenica 9 con “Radici Ventiquattro”, menù che prende il nome dalla procedura di preparazione del piatto del giorno: il ragù, che secondo tradizione deve cuocere a fuoco lento – appunto – per ventiquattro ore e per finire, gelato al roccocò, al profumo di mandorle, cannella e arance. “Rispolveriamo antichi ricettari – spiega Dell’Aria – quello delle nostre tradizioni, perché la cucina moderna non è altro che l’evoluzione delle nostre radici. Sabato ci si alza presto e si mette a fare il ragù: deve cuocere a fuoco lento per 24 ore. E per concludere in bellezza alla tradizione aggiungerò la mia ricerca con il nuovo gelato al roccocò, che darà il benvenuto anche al Natale”.

Al menù “Radici Ventiquattro”, seguiranno nelle domeniche successive, “Radici Santa Lucia”, con protagonista il polpo alla Luciana, Radici “Galiani” dedicato agli strozzapreti, “Radici Stanislao” con il re Babà e “Radici Superba” in omaggio alla genovese.

“Riproponiamo la tradizione in tavola ogni domenica, come d’abitudine avviene nelle case di noi tutti. Di qui anche la scelta del nome del ristorante Habituè – spiegano gli imprenditori – che vuole richiamare all’abitudine di frequentare un luogo dove sentirsi ben accolto come appunto avviene a casa.

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