di Francesco Gervasio
“In nome del figlio. Saveria Antiochia, una madre contro la mafia” è il titolo del libro, scritto da Jole Garuti ed edito da Melampo, che ricorda una delle storie di mafia, giustizia e coraggio che costellano la storia d’Italia. Il volume narra la storia di una madre, Saveria, che riesce a risollevarsi dal dolore e dallo sconforto che solo la morte di un figlio può provocare, e trova la forza e il coraggio di denunciare, per dirla come Fabrizio Moro, il “più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato”. Il libro, presentato nella sede della Fondazione Polis, a Napoli, in occasione del decennale dedicato alla memoria di Saveria Antiochia, morta nel 2001, madre di Roberto, agente della Polizia di Stato, ucciso a soli 23 anni in un attentato mafioso, mentre, libero dal servizio, faceva la scorta volontaria al capo della Squadra mobile di Palermo, il Vice Questore Ninni Cassarà. Il libro ripercorre la storia di Saveria e del figlio Roberto, fino al giorno dell’attentato in via Croce Rossa, e della successiva scelta di Saveria di non chiudersi nel tremendo dolore causato della perdita del figlio, ma di impegnarsi attivamente contro le mafie, impegno concretizzatosi con la fondazione di numerose organizzazioni antimafia, e la sua partecipazione a Libera. anche il fratello di Roberto, Alessandro Antiochia che ha affermato: “Mamma aveva paura che Roberto fosse dimenticato, ora, invece, i loro nomi continueranno a camminare. Ho provato tante volte a scrivere io, senza riuscirci. Jole Garuti ha scritto un’opera straordinaria“.
Franco Roberti, assessore alla Sicurezza e legalità della Regione Campania, ha posto l’accento sull’importanza della memoria, e ha sottolineato che lo “Stato deve farsi garante della memoria”. ““Le istituzioni devono essere grate alle vittime e ai martiri della lotta alle mafie – ha affermato – perché dovrebbe essere loro compito primario fare memoria e ricordare in modo attivo questi uomini e queste donne che si sono sacrificati per noi. Il culto della memoria è fondamentale nel contrasto al crimine. Lavoreremo intensamente per rafforzarlo“.