Premio MigrArti 2017, migliore sceneggiatura per il corto “A mio padre”

by Gloria Esposito
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MigraArti 2017: corto "A mio padre"

Il corto “ A mio Padre” di Gabriel Laderas e Alessio Tamborini, proiettato a Venezia in occasione della 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica,  ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura nell’ambito di MigrArti 2017 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) volto alla partecipazione delle comunità di immigrati stabilmente residenti nel nostro Paese, con particolare riguardo alla seconda generazione.

Il progetto, sviluppato all’interno del corso Documentario serale 2015-2016 della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, racconta la storia di uomo, di un padre, che ha scelto di spostarsi dal suo paese per trovare con la sua famiglia un posto dove stabilirsi e poter offrire ai suoi figli quello che lui non ha potuto avere.

Ecco il corto “A mio padre” pubblicato sul sito della RAI.

“A volte passano inosservati gli sforzi che fanno i nostri genitori per darci quello che abbiamo, quello che ormai diamo per scontato, ma alcune cose non sono affatto scontate e non possono passare inosservate. Le fatiche di un uomo per donare a suo figlio una nuova nazione, un futuro, non hanno prezzo, e raccontarle in un documentario è un piccolo ma importante passo per testimoniare tutta la gratitudine che ci si porta dentro.”

Con grande autenticità e rigore di fonti, infatti, il corto- documentario “A mio Padre” è riuscito a comunicare tutte le difficoltà ma soprattutto l’orgoglio di un uomo, le sue ferrea volontà di portare avanti la famiglia (non senza attriti) con il duro lavoro; e le mancanze, e sicuramente anche le ferite che ne rendono straordinaria un’esistenza, perché testimonianza reale di una vita che non vuol farsi condizionare dalle appartenenze ma ne vuole creare di nuove; e poi i legami e la sensazione dei figli di essere italiani ma portare il peso – senza senso – di una diversità perché non solo filippini di origine ma anche, in un certo modo, “terroni” perché per anni vissuti a Napoli e infine trasferitesi a Milano.

Tutto questo viene narrato dalla voce del protagonista Miguelito Laderas e di suo figlio, come a testimonianza di un percorso che seppure estremamente doloroso e pieno di ostacoli, unisce e non divide, così come le varie identità che  aggiungono e non sottraggono nulla.

 

Tutti i premi assegnati Migrarti 2017

MigrArti 2017: premio migliore sceneggiatura

Gabriel Laderas, regista sceneggiatore e compositore del corto “A mio padre” e Miguelito Laderas, suo padre, protagonista del corto

I corti arrivati in finale MigrArti 2017 sono stati 23  e i premi sono stati assegnati durante la 74esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Come da sito del MIBACT ecco tutti i vincitori, ciascuno con la spiegazione del perché il corto ha vinto.

Miglior Film – La Recita
Per aver raccontato una storia avvincente che riesce a stratificare la narrazione su più livelli, trattando il tema dell’integrazione con eleganza ed umorismo e per aver avuto la capacità di ottenere il meglio da ogni singolo reparto coinvolto.

Miglior Regia – Jululu
Per aver sfruttato ed indagato tutte le possibilità del mezzo e delle modalità comunicative cinematografiche, offrendo allo spettatore un film in grado di animarsi soprattutto di meravigliose intuizioni visive e ottima capacità di messa in scena.

Miglior Sceneggiatura – A mio padre
Per aver saputo trattare il genere del documentario con studiata perizia drammaturgica, arrivando a restituire allo spettatore il racconto di una vita intera in pochi minuti attraverso una voce narrante mai banale o cronachistica.

Miglior messaggio G2 – Figli Maestri
Per aver documentato con acume e brillante spirito di osservazione la realtà dei nuovi italiani, contesi tra due retaggi culturali ugualmente importanti e sempre alla ricerca di una propria ed altrettanto nuova identità e collocazione.

Menzione speciale – Interno 4 Safari Cirillo .
Per la capacità  narrativa di un storia vera,  positiva e affascinante  di contaminazione  culturale,  famigliare  e umana .

Menzione speciale – La Macchia
Per la capacità di raccontare  in pochi minuti e  in maniera ironica il tema della cittadinanza e della sua attuale legislazione.

Menzione speciale – Amore senza motivo
Per la capacità di saper narrare una storia semplice che ha fatto il giro del mondo in maniera fresca e immediata.

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