LUK, MUSICA ELETTRONICA E CANZONE D’AUTORE

by Marco Margarita
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Luk

Un incontro. L’arte può anche nascere dall’incontro, da una polifonia di emozioni apparentemente inconciliabili che, quasi inaspettatamente, si rivelano coerenti ed imperdibili. Così Colursi, una delle voci de le Isole minori settime (band composta anche da Alessandro Freschi,  Lorenzo Campese , Alessandro Bellomo e Marco Maiolino), e Giovanni Feliciello, chitarrista de Il Quarto Imprevisto, già appagati dai riscontri positivi dei loro gruppi nell’underground napoletano, saldano e consolidano tale incontro, trasformandolo in nuovo progetto chiamato Luk, che è, come a loro piace definirlo, musica elettronica e canzone d’autore insieme. Ed è proprio questa commistione, per nulla stridente e scontata, a dominare nel singolo La linea d’orizzonte, che conta più di duemila visualizzazioni su Youtube, una vera e propria dichiarazione di intenti: sound figlio di questi tempi, quindi ricco di beat, campioni e sinth, con testi rigorosamente in lingua italiana, avvalorando l’affascinante connubio tra tradizione e sperimentazione.

Luk

Enzo Colursi e Giovanni Feliciello

E’ palese la stima fra i due, che si sono letteralmente scelti. Durante la breve intervista, in cui mi limitavo semplicemente a chiedere dell’origine di questo sodalizio artistico, sono parse subite evidenti una certa intesa e goliardia, derivate da un’amicizia pregressa.

Stiamo registrando.– sottolinea Enzo – Probabilmente ci sarà qualche sorpresa in primavera. Uscirà qualche novità, a meno che non litighiamo a breve, suscitando il divertimento del sottoscritto e del più riservato Giovanni.

 

Luk è, quindi, un’accorata invocazione all’anima, la speranza di dar voce a ciò che è sedimentato nella nostra sensibilità più recondita e che non riusciamo a svelare, un potente grido di liberazione straziante che sfocia, talvolta, in una meravigliosa e disperata voglia di ricominciare. Forse è proprio da questa linea d’orizzonte, musicale ed emotiva, che si può finalmente annientare la sofferenza, esternandola e sradicandola, ricordandoci, attraverso l’esperienza di Giovanni ed Enzo, quanto diventi necessaria nelle nostre vite per ripartire, sfogarsi e, come in questo caso, creare, generando un’armonia in questo tanto necessario incontro vincente.

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