Le Baccanti al Mercadante

by Marco Margarita
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Le Baccanti

Da mercoledì 22 novembre a domenica 3 dicembre, al Teatro Mercadante, si terrà una particolare rappresentazione de Le Baccanti di Euripide, riadattata e diretta da Andrea De Rosa.Le Baccanti

Le Baccanti: lo spettacolo

Un avvicendarsi di corpi conturbanti si dispone sulla scena, tinteggiata fin dai primi istanti di follia, oscurità, istintività, sessualità, temi sui quali si regge l’intera tragedia. Irrompe Dioniso, che, servendosi di un’asta e di un microfono, racconta al pubblico la sua storia, vantando le sue origini divine dinanzi a Penteo, re di Tebe, che, seduto su una poltrona, è pronto ad ascoltare ogni dettaglio della sua vicenda esistenziale ed è pronto – ahimè – a confutarlo, a non credere alla sua funzione di spicco nel consesso divino. Per il sovrano, d’altronde, sono inaccettabili sia Dioniso sia i suoi riti, riti che svelano la passionalità dell’essere umano, riti che invitano al rischio e alla rinuncia alla sapienza, alla certezza. Eppure tutti sono dalla parte del dio, tutti tranne lui; sebbene il nonno Cadmo e l’indovino Tiresia lo persuadano ad assecondare la divinità dell’ebbrezza per eccellenza, Penteo, che ha nel suo nome le coordinate di un destino terribile, rimane fermo sulle sue posizioni, riuscendo con supponenza a irritare Dioniso, che lo punirà con una vendetta perpetrata per sua volontà dalla madre, Agave, Baccante, sua seguace assieme alle sorelle. Una storia eterna, quella delineata da Euripide; una storia eterna, rispettata con fedeltà dal regista Andrea De Rosa, attento a lasciare lo spettatore in un clima di perpetua tensione, scandita da una musica snervante che, specialmente in alcuni momenti, definisce e favorisce come un metronomo senza sosta l’ansia degli abili interpreti, immersi in un mondo in cui la razionalità è interdetta.

Le Baccanti, in questa versione rock, sembrano invitare l’uomo a seguire i suoi desideri, la sua parte più pura e animalesca, senza avere paura; la rigidità eccessiva con il tempo genera solo scompiglio, non permette di vivere, non consente di raggiungere la verità, motivo per il quale Dioniso punisce Penteo, motivo per il quale il dionisiaco, anche se non vogliamo, dominerà sempre sull’apollineo.

Nel ruolo di Dioniso – il dio fragile, difficile, contraddittorio, insieme donna e uomo, debole e potente, creativo e distruttivo, che garantisce agli uomini la liberazione dai patimenti – l’attrice Federica Rosellini che è affiancata in scena da Marco Cavicchioli (Tiresia), Cristina Donadio (Agave), Ruggero Dondi (Cadmo), Lino Musella (Penteo), Matthieu Pastore (Messaggero), Irene Petris (Coro), Emilio Vacca (Messaggero), Carlotta Viscovo (Coro). Con loro vi sono anche tre allieve della scuola del Teatro Stabile di NapoliMarialuisa Bosso, Francesca Fedeli, Serena Mazzei (che completano il Coro). Le scene dello spettacolo sono di Simone Mannino; i costumi di Fabio Sonnino; le luci sono ad opera di Pasquale Mari; il sound design è curato da G.U.P. Alcaro; le musiche originali di G.U.P. Alcaro e Davide Tomat; la cura del movimento è di Alessio Maria Romano.

Informazioni e recapiti

Lo spettacolo, che durerà all’incirca 75 minuti, sarà rappresentato i giorni 22, 24, 28 novembre e il 1 dicembre alle ore 21.00. I giorni 23, 29 e 30 novembre inizierà, invece, alle ore 17.00, mentre i giorni 25 novembre e 2 dicembre prenderà avvio alle ore 19.00. Solo i giorni 26 novembre e 3 dicembre, infine, inizierà alle ore 18.00.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito del Teatro Stabile di Napoli (www.teatrostabilenapoli.it)

 

 

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