GRIMELLINI DONA PARTE DELLA SUA COLLEZIONE AL MANN

by Eleonora Iasevoli
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Una donazione importante: è stata presentata a Napoli la futura mostra della collezione riconducibile a Claudio Grimellini.

Apre il dibattito il direttore del MANN, Paolo Giulierini, affiancato dalla professoressa dell’Università Federico II, Daniela Savy, ideatrice del progetto di ricerca OBVIA.

Al direttore sembra opportuno “non perdere il filo” rispetto all’inaugurazione della Sezione Egizia, avvenuta il 7 ottobre, comunicando a tutti gli operatori del settore e non, supporter di questo “fecondo cammino”, come ama definirlo, che “il Bello deve ancora venire” e si articola in due fasi importanti: far fronte a tutti coloro che fruiranno nei prossimi mesi del museo, attraverso un quadro di razionalizzazione interna e consolidare “l’offerta Egitto” che è “in fieri”, in modo da offrire entro la fine dell’anno un prodotto finito, per veicolarlo a tutte le scuole d’Italia ed avere degli strumenti idonei per “intercettare il flusso che va dagli studenti fino agli studiosi”. L’apertura della Sezione Egizia ha avuto un valore scientifico – sottolinea il direttore Giulierini – cogliendo l’occasione per ringraziare i collaboratori interni del museo, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Museo Egizio di Torino, la Dottoressa San Paolo e tutti quelli che hanno lavorato alacremente per il recupero di questa sezione. Accanto al valore scientifico espresso anche dalla Guida Electa, c’è stato un messaggio politico fondamentale, ribadito all’inaugurazione della Sezione Egizia: “L’offerta dell’Egitto, oggi, è quanto mai strategica, perché la collezione di Napoli è prenapoleonica e l’Egitto, adesso, non è alla portata di tutti”. Questa sezione permanente può essere l’occasione per riavviare una serie di connessioni politiche con gli istituti culturali egiziani, a partire dalle ambasciate, dall’Ente del Turismo, realizzando nuove mostre. Il MANN si lega in maniera inscindibile con i tanti luoghi di Napoli e della Campania che rimandano all’Egitto: Teano, Benevento, Pozzuoli, Ercolano, Pompei e tutti quei centri storici di età romana, anche di secoli antecedenti. Entrano in gioco le Guide Turistiche alle quali il direttore propone di creare itinerari, pacchetti da presentare al pubblico, offerte integrate, soprattutto, con il territorio. La Sala dei culti orientali, ad esempio, sarà rivisitata in quest’ottica. L’allestimento futuro si avvarrà d’integrazioni tecnologiche: è stato firmato il contratto per la wifi ed un’ulteriore novità sarà la ricerca di quelle pitture che decoravano le sale al piano terra. Il direttore annuncia, infine, una serie di conferenze dedicate all’Egitto Antico, che vedranno la presenza di tante personalità scientifiche dell’Orientale, del Museo Egizio di Torino ed anche interne all’Archeologico. Nel mese di novembre, ogni sabato, a cura del personale del museo, si terranno visite guidate gratuite di un’ora ciascuna, dedicate alla collezione egizia per i visitatori con biglietto d’ingresso. Inizio ore 10.00, ore 12.00, prenotabili attraverso i contatti che troverete sul sito del MANN. Le proposte didattiche di CoopCulture che prevedono laboratori per le scuole, diventano, poi, l’occasione per anticipare la nascita del nuovo laboratorio didattico nel museo, sul quale si investirà attraverso la nuova piattaforma Meridonare. Tra qualche mese, riaprirà ufficialmente anche la Sezione Epigrafica e si ripercorrerà la storia della scrittura dal 3000 a.C. fino all’epoca di Carlo III, al quale sarà dedicata una mostra il 15 dicembre. Un’offerta relativa alla scrittura che – come fa notare il direttore Giulierini – ci fa riflettere sulla sua evoluzione sino ai nostri giorni.

Arriva il momento tanto atteso: il direttore del MANN cede la parola al prof. Claudio Grimellini, definendolo un uomo di grande sensibilità, vero sostenitore del museo, con il quale si è istaurata subito una comunione d’intenti ed annuncia la sua mostra che si terrà il 19 dicembre.

Il prof. Grimellini onorato di tanto affetto e stima da parte di tutti, comincia il racconto della sua passione, che lo ha spinto a raccogliere per anni oggetti relativi alla cultura egizia e all’Egitto Antico in particolare, che ora intende donare al museo e alla città, affinché non vadano dispersi. La sua preoccupazione è capire anche dove finiranno gli inediti di Gabriele D’Annunzio, di Roberto Bracco e di tanti altri che fanno parte della sua collezione. Insieme al Preside dell’Università degli studi di Napoli L’Orientale hanno pensato di creare una piattaforma informatica che faccia capo ad una serie di finestre, ognuna delle quali conterrà una serie di oggetti, che saranno catalogati e di cui il professore diventerà il conservatore. Presenta a questo punto il primo oggetto che si collega alle attività del museo: un fumetto del 1880 realizzato dagli allievi di un famosissimo egittologo, quale regalo per il suo pensionamento. Nella sua collezione è contenuta anche una biblioteca contenente 10.000 volumi di fine ‘700 – inizio ‘800, che saranno anch’essi donati al museo per renderli fruibili alla città. Mostra, infine, al pubblico una selezione di oggetti, quali 120 bozzetti scenografici, parte dei quali relativi al teatro San Carlo, del 1872-77, collegati al tema dell’Egitto per l’allestimento dell’Aida di Giuseppe Verdi; disegni, acquerelli, riferiti al Tempio di Iside; una rassegna di stampe dipinte, che raffigurano come si insegnava l’architettura egiziana; un antico piatto proveniente da Parigi che ricorda nell’assemblaggio il Corpo di Napoli; disegni di altri allestimenti dell’Aida ed una rassegna di figurine della linea Epic, di cui una rara, in foglia d’oro, dedicata all’Aida, sempre riferite ai soggetti dell’Antico Egitto.

Non resta che perfezionare l’accordo per effettuare questa donazione ed il pubblico presente in sala decreta il successo di quest’incontro.

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