In 30mila per Franco Battiato a Napoli

by Giorgia Recchia
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“Luce del Sud”, il concerto gratuito di Franco Battiato, tenutosi ieri sera in Piazza del Plebiscito, ha aperto il Napoli Teatro Festival, kermesse culturale arrivata, quest’anno, alla decima edizione. Lo spettacolo, che ha registrato quasi trentamila presenze, ha visto un Battiato in gran spolvero, vestito con una giacca rosa salmone ben visibile anche dagli spettatori in ultima fila. La scenografia era fatta di immagini del fotografo Antonio Biasiucci proiettate su un grande schermo direttamente alle spalle del cantante, che è stato quasi tutto il tempo seduto. Ad accompagnare l’artista si sono esibiti l’Electric Band e gli archi della Symphony Orchestra, sotto la direzione di Carlo Guaitoli.

L’introduzione e i fischi a De Luca

Subito prima dell’entrata in scena del cantautore siciliano sale sul palco Ruggiero Cappuccio, direttore della manifestazione, che rimarca la forte volontà di trasformare il festival in una iniziativa sempre più vicina al popolo. Lascia poi la parola al governatore Vincenzo De Luca che viene fortemente contestato con i fischi del pubblico. Il presidente della Regione Campania cerca di sovrastare il rumoreggiare della platea ricordando le vittime dell’attentato di Londra dello scorso sabato sera e aggiungendo “Il Sud è terra di accoglienza”.

Il concerto di Battiato

Ha poi inizio il live con “L’era del cinghiale bianco” come canzone apripista, accolta con un’ovazione dal pubblico partenopeo. Seguono “Up Patriots to Arm”, “No Time No Space” e “Shock in My Town”. Ad intervallare il susseguirsi dei pezzi ci sono state le letture degli attori Imma Villa, Mimmo Borrelli e Fabrizio Gifuni, che si sono esibiti, rispettivamente, in brani di Ingeborg Bachmann, Giambattista Vico e Wystan Auden.

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Colpo d’occhio di Piazza Plebiscito durante il concerto di Franco Battiato che ha aperto il Napoli Teatro Festival

Battiato si rende protagonista di vari simpatici interventi, dichiarando prima di non essere sicuro di voler cantare “ La cura”, canzone tra le più note e attese dell’intera scaletta, provocando un vero e proprio boato tra la folla e poi, poco prima della conclusione del live, lasciandosi andare a una confessione: “Sono distrutto!” dichiara, con uno spiccato accento siciliano, scatenando l’ilarità generale. Da segnalare l’esecuzione della sua personalissima versione di “Era de maggio”, capolavoro della canzone napoletana di Salvatore di Giacomo e Mario Pasquale Costa, che l’artista dedica alla città. Dopo l’ultima canzone Battiato saluta il pubblico e lascia il palco, raggiungendo un’auto civetta che lo preleva, conducendolo fuori dalla piazza, mentre la folla lo accompagna con applausi scroscianti.

Strettissima la sorveglianza delle forze dell’ordine, che hanno formato un cordone intorno alla piazza, assicurandosi che nessuno introducesse furtivamente bottiglie di vetro e che l’intero spettacolo si svolgesse senza alcun problema.

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