A PALERMO PRESSO LA “CASA DI PAOLO” PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA VERITÀ NEGATA. CHI HA UCCISO ANGELO VASSALLO IL SINDACO PESCATORE”
In dialogo con Dario Vassallo la nipote del giudice Paolo Borsellino. A Palermo il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore incontrerà i ragazzi delle scuole: “Sabato coronerò un sogno. La vita è tutto qui, nella semplicità delle cose e nell’incontrare le persone giuste, quelle più vicine al tuo modo di vivere”
Il libro-inchiesta racconta la vicenda umana e politica del primo cittadino di Pollica, Comune della costa cilentana, assurto prima agli onori delle cronache nazionali come il “sindaco-pescatore” artefice della rinascita turistica del proprio territorio grazie ad un’azione di bonifica ambientale e, vittima di un attentato di stampo camorristico. I responsabili della morte sono, al momento, ancora ignoti. Recentemente c’è stata una svolta nell’inchiesta, con la perquisizione di nove indagati: carabinieri, imprenditori, camorristi. E proprio su questo aspetto si concentra, con dovizia di particolari, il libro che due anni prima aveva anticipato alcune tracce delle successive indagini.
Un doppio momento, in programma per sabato 21 gennaio 2023. Si parte con la presentazione del libro La Verità Negata alle ore 11 con i ragazzi del Liceo Vittorio Emanuele II a Palermo, che in questi giorni hanno visto la fiction del Sindaco Pescatore.
A Palermo sarà presentato presso “La Casa di Paolo“, in via Vetriera, alle ore 18, il libro “La verità negata. Chi ha ucciso Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore”, scritto da Dario Vassallo e dal giornalista Vincenzo Iurillo. In dialogo con l’autore Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore ucciso il 5 Settembre 2010, dialogherà Roberta Gatani, nipote di Paolo Borsellino e responsabile dell’associazione culturale “Casa di Paolo”, creata nel luglio 2015 nei locali dell’ex “Farmacia Borsellino”, che fu appunto della famiglia del giudice ucciso assieme alla sua scorta nella strage di via D’Amelio, il 19 luglio del 1992.
«Ieri Paolo Borsellino avrebbe compiuto 83 anni. Sabato mi troverò nella terra di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Rosario Livatino, il Generale Dalla Chiesa e tutti i magistrati e gli uomini delle forze dell’ordine che hanno sacrificato la loro vita sono per noi riferimenti assoluti per la lotta alla mafia – afferma Dario Vassallo – Le loro vite e le loro morti sono state un simbolo di speranza per tutti coloro che lottano per la giustizia e la legalità. Il suo ricordo vive ancora oggi nella memoria degli italiani e di coloro che lottano contro la criminalità organizzata. Paolo Borsellino non è solo un ricordo, ma un’ispirazione per tutti noi, un esempio da seguire per continuare la sua lotta contro la mafia e la corruzione. Come Fondazione Vassallo noi non li rinneghiamo e difendiamo la loro memoria ed il loro insegnamento».
Verrà affrontato nel dibattito un parallelo sui depistaggi operati dalla mafia fino alla strage di Via D’Amelio. Tra gli interventi anche Laura Bercioux, giornalista de La Voce di New York, e Sandra Figliuolo, giornalista di PalermoToday.
Dodici anni di silenzi, omertà, depistaggi sotto l’ombra inquietante di istituzioni deviate, da quel lontano 5 settembre 2010, quando il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, viene ammazzato con nove colpi di pistola. Con lui, muore il sogno di un territorio libero dalla criminalità organizzata, dal traffico di stupefacenti, dagli abusi edilizi. Dario Vassallo, Presidente della “Fondazione Angelo Vassallo” che preserva la memoria del sindaco-pescatore con progetti in materia di legalità e tutela ambientale.
Le parole di Dario Vassallo, autore del libro, sono parole che scuotono le coscienze, vibrano dentro ognuno di noi, rimbombano come quei nove colpi di pistola, perché sono parole di un fratello, di un uomo, che da dieci anni combatte contro un “sistema” che nega la verità e quindi giustizia a suo fratello Angelo Vassallo. È la storia di chi ha elaborato la rabbia ed il dolore riuscendo a canalizzarli in un impegno civico in nome della Legalità e della Giustizia, tessendo una fitta rete di uomini da Nord a Sud ed oltre i confini. Sempre in prima linea nella ricerca della verità e nella richiesta di giustizia per l’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, come si evince dal suo libro.