Il gioco d’azzardo nelle mani del clan dei Casalesi, più precisamente gli uomini dell’ala del gruppo criminale riconducibile al boss (attualmente detenuto) Michele Zagaria. Undici in totale le persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, e eseguita dai carabinieri del gruppo ROS, distaccamento di Caserta. Su loro le accuse vanno dall’estorsione all’associazione mafiosa, raccolta illegale di scommesse su eventi sportivi e gestione illecita del gioco d’azzardo online. Secondo quanto accertato dall’attività investigativa del ROS, era il clan a gestire, in alcuni comuni del Casertano, tutto il comparto legato a centri scommesse, sale giochi, internet point. L’operazione prende il nome di Zenit.
(video tratto dal canale di Agora24.it)
GIOCO D’AZZARDO E CAMORRA, IL BUSINESS DELLE SLOT MACHINE
Non solo il clan camorristico avrebbe in pratica avuto il monopolio del gioco in alcuni Comuni dell’area, ma avrebbe imposto le sue slot machine, illecitamente modificate. La distribuzione di queste macchine, secondo quanto sarebbe stato accertato dal ROS durante le indagini, era completamente in mano al clan. I militari hanno documentato, inoltre, numerose estorsioni in danno di imprese ed attività commerciali.
Per riciclare i ricavi di questo sistema illegale, gli uomini del clan avrebbero agito con il concorso di funzionari di banca compiacenti in favore di prestanome del sodalizio criminale.
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[…] Gli uomini raggiunti dal provvedimento di arresto sono ritenuti dagli inquirenti organici o comunque vicini al clan dei Casalesi operante nell’Agro Aversano. Secondo quanto ricostruito durante le indagini, i Casalesi avrebbero messo le mani sul gioco d’azzardo – in particolare quello online. Ma senza “disdegnare” altre fondi di introito illegali come quella del racket delle estorsioni. Non è la prima volta che da riscontri investigativi emerge l’interesse del clan per il gioco online e per le scommesse. […]