In centinaia i napoletani a Montecitorio per “spezzare le catene del debito”

by Redazione
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Sono partiti in centinaia, arrivando circa a un migliaio, i napoletani che dal capoluogo campano sono arrivati a Montecitorio (non senza problemi di percorso) chiamati a raccolta dal primo cittadino Luigi de Magistris per un sit-in che ha l’obiettivo di “spezzare le catene del debito”.

In linea di massima, la manifestazione organizzata da DemA si prefigge di chiedere a gran voce al Governo di sbloccare la situazione economica dopo l’ennesimo pignoramento di 24 milioni di euro – che segue quello di centoventi milioni dell’anno scorso – con debiti che i manifestanti ricordano risalire addirittura al terremoto dell’80 (Cr8) e all’emergenza rifiuti (UTA).

Il blocco in autostrada

Una decina gli autobus partiti da Napoli alla volta della Capitale. Intorno alle 11:30 però, poco prima dell’uscita Roma Nord dell’A1, i pullman sono stati fermati dalla Digos per perquisizioni che hanno ritardato l’arrivo in città e – quindi – l’inizio della manifestazione.

Non senza tensioni e denunce da parte dei manifestanti. Dopo più di un’ora la carovana è potuta ripartire.

blocco autobus digos

Blocco degli autobus con i manifestanti altezza Roma Nord (foto di Flavia Sorrentino)

L’arringa di de Magistris

Tanti gli interventi accorati da piazza Montecitorio, chiusi da quello di de Magistris: “Governiamo la terza città d’Italia con le casse pignorate – ricorda il sindaco – quella di oggi non è una scampagnata a Roma, oggi comincia uno dei passaggi decisivi di una battaglia cruciale: quella contro il debito“.

Luigi de Magistris da Montecitorio no debito

Luigi de Magistris da Montecitorio (foto di Federica Colucci)

E dopo aver aspramente criticato il Governo, il ministro Minniti e il blocco dei manifestanti, de Magistris afferma: “Saremo qui anche dopo le elezioni. Io voglio chiamare a raccolta tutti i cittadini italiani perché queste parole sono condivise da tanti amministratori di questo Paese. Napoli, può piacere o non piacere, è una città autonoma, per questo siamo qui in piazza”. “Prima del 4 marzo – conclude – ci vuole l’input politico per liberare la cassa. Senza questo, torneremo qui, partiamo alle 5 di mattina al posto delle 8 ma saremo di nuovo qui”.

L’incontro con la Boschi

Non solo l’istituzione del tavolo tecnico: fonti di stampa sostengono che il primo cittadino di Napoli abbia già ottenuto un primo impegno da parte del Governo uscente (rappresentato da Maria Elena Boschi) per l’impegno a partecipare al debito del Cr8 in un incontro che ha preceduto il sit-in di Montecitorio.

(ha contribuito Federica Colucci)

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