“Uscire dal silenzio”, i beni confiscati alle mafie per emancipare le donne vittime di violenza

by Massimiliano Maurino
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Cosa è “Uscire dal silenzio”? un progetto che coniuga perfettamente la necessità di dare un’occasione di emancipazione alle donne vittime di violenza e il riuso sociale di beni confiscati alle mafie. Si tratta di un progetto ambizioso ma concreto, che ha come obiettivo quello d’interrompere il circolo vizioso della violenza attraverso la formazione, il lavoro e l’autonomia decisionale.

Il progetto, promosso dalla Masseria Antonio Esposito Ferraioli, bene confiscato alla camorra, dal Consorzio Terzo Settore, attuato dall’associazione Sott’e’ncoppa e finanziato grazie al contributo di Costa Crociere Foundation, verrà presentato il 24 novembre 2017 alle ore 11:00 presso la Sala Marrama della Fondazione Banco di Napoli.

Coinvolgerà 10 donne, impegnate già in un percorso personale di fuoriuscita dalla condizione di violenza, le quali gestiranno un Gruppo di Acquisto Solidale su un terreno di 12 ettari confiscato a un’organizzazione criminale nel comune di Afragola. Il progetto, infatti, s’inserisce in un più ampio progetto di gestione del bene confiscato più grande della Città Metropolitana di Napoli denominato “Masseria Antonio Esposito Ferraioli” in memoria del cuoco e sindacalista di Pagani ucciso per mano mafiosa.

Il progetto nasce in collaborazione con la CGIL e la FLAI CGIL di Napoli, coinvolte nella gestione del bene confiscato e nel percorso di riscatto delle donne vittima di violenza attraverso la formazione e il lavoro.

Le beneficiarie riceveranno consulenza sugli aspetti legali dell’impresa, la redazione del business plan, la gestione di un sito di e-commerce e sull’organizzazione di una rete di promozione e distribuzione di prodotti provenienti dall’azienda agricola o da altri fornitori del territorio, in un’ottica di riscatto e di emancipazione dalle condizioni di vita in cui sono immerse. Il progetto prevede percorsi formativi per l’auto-imprenditorialità e l’inserimento lavorativo, la realizzazione di una filiera corta solidale dell’agroalimentare, la produzione di prodotti agricoli di qualità buoni e giusti.

Testimonial d’eccezione del progetto “Uscire del silenzio” Miriam Candurro, attrice di Un Posto al Sole, di eccezionale sensibilità rispetto alla tematica della violenza contro le donne, affrontata con il suo personaggio nella storia della serie.

Davide Triacca, Segretario Generale di Costa Crociere Foundation, spiega l’impegno importante della Fondazione: “Costa Crociere Foundation vuole rispondere ad uno dei più gravi problemi sociali italiani con una soluzione diversificata, attingendo a risorse per affrontare le principali cause che fanno precipitare le persone nelle situazioni di grave disagio. Offrendo assistenza e investimenti nella formazione – aggiunge – attraverso un’opportuna gestione delle risorse proprie dell’azienda e di quelle di partner che condividono i nostri valori, puntiamo a preservare i mezzi di sostentamento, a costruire comunità più forti e più sane e ad affrancare dalla povertà e dalla violenza le persone più colpite, quali le donne, soprattutto al Sud, come ci suggeriscono i dati.”

“Sono ormai 15 anni che attraverso i Centri Antiviolenza Lilith offriamo sostegno psicologico e legale alle donne vittime di violenza, ma oggi abbiamo la consapevolezza che questo non è più sufficiente” dichiara il Dottor Gerardo Luongo – Presidente Consorzio Terzo Settore- “L’accesso al mondo del lavoro è uno degli strumenti per permettere alle donne di riappropriarsi delle loro vite ed iniziare un vero percorso di autodeterminazione del quale esse stesse sono le protagoniste. Grazie al Costa Crociere Foundation e al nostro progetto di riutilizzo del bene confiscato di Afragola, ci proveremo concretamente!”

Cinzia Massa, Segretaria CGIL Napoli, aggiunge che “è fondamentale creare le condizioni di indipendenza economica affinché le donne possano valorizzare sé stesse, nel lavoro e nella vita. Ancora più importante che questo avvenga nel percorso di riuso sociale di un bene confiscato: dimostriamo concretamente il profondo legame tra la battaglia per la legalità e quella per il lavoro”.

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