SCIOPERO DEL COMPARTO DELLA LIRICA, MANIFESTAZIONE NAZIONALE A FIRENZE

by Gloria Esposito
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sciopero lirica

Si fermeranno oggi i lavoratori delle 14 Fondazioni Liriche sinfoniche, con uno sciopero nazionale di tutte le maestranze organizzato dai principali sindacati di settore Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal. Con un grande corteo che passerà in tutta Firenze, si darà vita ad una protesta che rientra nell’ambito delle varie iniziative che gli operatori del settore simbolo di cultura e eccellenza italiana nel mondo stanno portando avanti contro la Legge 160 e soprattutto l’art.24 che riguarda le attività culturali, una legge che secondo chi lavora nel comparto artistico potrebbe pregiudicare addirittura l’esistenza oltre che la crescita dell’opera lirica.

Il rischio, infatti, è quello che i sindacati paventano: sostanzialmente un ulteriore impoverimento di un settore non solo poco valorizzato rispetto all’altissimo profilo delle professionalità musicali e artistiche e anche delle maestranze coinvolte ma anche e soprattutto la chiusura imminente di realtà culturali a causa di logiche meramente contabili o una riduzione delle programmazioni delle attività in cartellone: “Si ridurrà drasticamente l’offerta culturale sul territorio, mettendo fra l’altro in predicato il futuro di tanti ragazze e ragazze che oggi studiano per diventare dei professionisti del settore. La politica ragionieristica di questi anni, gestita a colpi di decreto, ha operato esclusivamente su licenziamenti, esternalizzazioni e precarizzazione dei rapporti di lavoro, determinando non solo la chiusura di interi settori produttivi, corpi di ballo, laboratori di scenografia ecc. ma anche un’arbitraria rivisitazione di quanto richiesto dalle partiture dei compositori” – spiegano i sindacati – “da tempo chiediamo che si apra una discussione di prospettiva per la Lirica italiana e la mobilitazione continuerà fino a quando non sarà attivata un’interlocuzione adeguata alla gravità della situazione. In gioco non c’è solo la sorte di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, ma un indotto economico in termini di prestigio e di capitale intellettuale di valore inestimabile”.

Sciopero Lirica, la Legge 160 Decreto Milleproroghe e art. 24

sciopero lirica

Foto tratta dal sito
http://nonzittitelarte.blog.tiscali.it/ dei Lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari

Il 23 febbraio scorso è stato approvato in via definitiva alla Camera il Decreto Milleproroghe che conteneva una serie di emendamenti di modifica alla legge 160 ma “tutti gli emendamenti sono stati cassati, il che è un chiaro segnale da parte del Governo nel proseguire la sua strada senza ascoltare i lavoratori. La stessa legge è stata approvata nell’agosto 2016 con voto di fiducia “– ha spiegato Massimiliano Ceccalotti, portavoce del Lirico di Cagliari in merito alla precedente manifestazione tenutasi in piazza di Montecitorio a Roma il 27 febbraio 2017 scorso– “Il nostro obiettivo è chiedere l’abrogazione dell’articolo 24 della legge 160/2016 che prevede la precarizzazione dei lavoratori delle fondazioni, il declassamento delle stesse, la chiusura temporanea dell’attività con riduzione della programmazione, in contrasto con l’articolo 9 della Costituzione. Chiediamo poi l’ adeguamento degli investimenti per la cultura ai livelli europei (attualmente l’Italia è penultima tra i paesi dell’Unione europea), il riconoscimento della Musica e della Danza come beni fondamentali per la collettività in virtù della loro funzione sociale e civile (come già prevede l’articolo 1 della legge 800/67) e una maggiore fruibilità dell’offerta musicale per le fasce deboli della popolazione. Auspichiamo, infine, un‘inversione di tendenza contro l’attuale deriva privatistica in ambito culturale”.

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