Elezioni Germania, la vittoria amara di Angela Merkel e il perché del boom dell’estrema destra

by Felice Luca Maglione
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angela merkel elezioni germania wikimedia

Angela Merkel si conferma al comando della sua Germania almeno fino al 2021. Ma la vittoria è un po’ più amara di come ci si aspetterebbe.

Cosa c’è di positivo

Frau Angela è al quarto mandato. E avere al quarto mandato quasi il 35% dei voti NON può essere un caso. Vero, parliamo della Germania che dal 1982 ha cambiato solo 3 cancellieri (Kohl, Schroder e appunto la Merkel). Ma non bisogna commettere l’errore di guardare esclusivamente alle ultime elezioni.

Se è vero, come è vero, che la CDU nel 2013 ha preso il 41%, è altrettanto vero che nel 2009 crollò al 33% e nel 2005 (il primo anno di Angela Merkel) la CDU si attestò al 35,1%.

La CDU si mantiene prima, con distacco, tra gli under 30. Al secondo posto (grafico in basso) la SPD con il 19%. Ciò, come italiano ed europeo, mi rassicura sul fatto che il paese principale del continente, almeno per i prossimi anni, non finirà in mano agli estremismi.

Dati di voto in Germania

Dati di voto in Germania

Cosa c’è di negativo

Indubbiamente la crescita dell’AFD, che tuttavia va analizzata. Nei prossimi giorni sapremo la suddivisione per ceto ed età dei votanti e potremo capire meglio, tuttavia un primo dato è che il partito di estrema destra cresce, paradossalmente, nella Germania dell’est e nella fascia 30-59 (ovvero tedeschi che hanno vissuto o che sono quantomeno nati durante gli anni della DDR).

Ovvero, i famosi “sconfitti della globalizzazione”. Uomini, di mezza età, con delle skill di lavoro basse (low quality job) e che subiscono, più di altri, la “concorrenza” degli immigrati.

E’ successo in Gran Bretagna, è successo in America, è successo in Francia e in Italia: fisiologico succeda anche in Germania.

Cosa aspettarci dopo le elezioni in Germania

Considerando l’annuncio fatto da Schulz, ovvero che la SPD andrà all’opposizione, non ci sarà altra possibilità se non il famoso governo “Jamaica” ovvero CDU, Verdi e Liberali. E qui si pongono due ordini di problemi. Uno per la Germania ed uno per l’Europa.

Primo problema: I Verdi tedeschi sono un partito di sinistra. La CDU è un partito di centro destra, così come i liberali (FDP). Una coalizione del genere reggerà? Se si, quanto a lungo? Secondo gli opinionisti una coalizione del genere, che comunque in Germania non si è mai vista, potrebbe reggere.

Secondo problema.

I liberali guidati da Lindner sono un partito piuttosto “rigido” dal punto di vista europeo e seguono la linea del Ministro delle Finanze tedesco Schauble.

Furono proprio i liberali a frenare la Merkel nel salvataggio dei Paesi coinvolti nella crisi del debito sovrano del 2011, tra cui l’Italia, e a opporsi alla creazione del fondo salva stati dell’eurozona.

Ministro delle finanze unico europeo, rafforzamento del fondo europeo salva stati, la creazione di un budget a parte per l’Eurozona. Sono tutte riforme che Merkel non potrebbe appoggiare se fosse al governo con l’Fpd.

Inoltre, la scorsa Domenica fu lo stesso Lindner ad opporsi a qualsiasi forma di assistenza sociale o condivisione del debito europeo, sia che si presenti come un’unione bancaria o come un budget dell’Eurozona. Nello stesso discorso ha ripetuto di voler l’espulsione della Grecia dalla zona euro.

E considerato il passo indietro appena fatto dai social-democratici, la vittoria di Frau Angela potrebbe portare più problemi che certezze.

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