“Dopo di noi”, il Comune di Napoli in campo

by Federica Colucci
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roberta gaeta

E’ possibile favorire l’autonomia e l’autodeterminazione delle persone con disabilità, superando la logica dell’assistenzialismo?

Per rispondere a questa domanda, occorre rispolverare la legge 112 del 2016 sul “Dopo di Noi” che prevede politiche di welfare mirate all’inclusione sociale delle persone con disabilità, non solo quando i genitori sono ancora in vita, ma anche e soprattutto quando questi vengono a mancare.

E’ una legge, quindi, che mette al centro la persona e le sue esigenze, cambiando l’aspettativa e la vita stessa dei disabili gravi attraverso la costruzione di progetti di inclusione a favore della vita indipendente.
In altre parole, una legge per la conquista dell’autonomia.

In Campania, dopo i consueti passaggi burocratici, sono stati stanziati dalla Regione 11 milioni di euro, fondi che provengono dal Fondo nazionale della 112, con un tetto massimo di 40mila euro a progetto, destinati a chi presenta domanda tramite il Comune di appartenenza. Anche Napoli si è attrezzata: sono stati pubblicati sul sito dell’ente locale (agli indirizzi: http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/35902 e http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/35903) gli avvisi per i provvedimenti inerenti le azioni attuabili per il “Dopo di Noi”, rivolte a persone con disabilità.

Con queste misure, infatti, fino ad esaurimento fondi sarà possibile presentare proposte progettuali a favore di:

  • persone con disabilità grave, mancanti di entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali (certificate dall’ISEE ristretto), non beneficiarie di trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità;
  • persone con disabilità grave i cui genitori, per ragioni connesse, in particolare, all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa;
  • persone con disabilità grave, inserite in struttura residenziale dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

Riflettori accesi, dunque, sull’autonomia e sull’autodeterminazione: è di questo avviso l’Assessore al Welfare Roberta Gaeta, che spiega: “Entrambi gli avvisi sono orientati a promuovere e favorire iniziative volte a sperimentare percorsi innovativi per sostenere l’autonomia delle persone con disabilità, valorizzando il principio della libera scelta e dell’autodeterminazione che sono diritti inviolabili per ogni essere umano”.

“Proprio per questo, abbiamo illustrato le azioni previste dalla legge sul “Dopo di Noi” in un seminario tenutosi nel mese di maggio – continua l’Assessore Gaeta – perchè con queste misure sarà possibile avviare percorsi che favoriscano il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità, mettendone al centro le esigenze personali”.

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