Michele Lorenzetti, 51 anni, è stato ucciso a Varcaturo in quello che sembra essere a tutti gli effetti un agguato. Al momento i carabinieri che indagano sul caso non si sbilanciano sulla matrice dell’omicidio e sul possibile movente. L’uomo, benché già noto alle forze dell’ordine, non avrebbe alcun legame con organizzazioni malavitose.
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Omicidio di Michele Lorenzetti a Varcaturo, la ricostruzione
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Giugliano agli ordini del comandante De Lise, insieme agli uomini del reparto scientifico della Benemerita. Secondo le prime ricostruzioni, il Lorenzetti sarebbe stato ucciso intorno alle cinque del pomeriggio. L’uomo è stato trovato morto all’interno di un’auto, una Chrysler, in uno spazio cortile adibito a parcheggio di un hotel della zona tra Licola e Varcaturo.
Secondo quanto riporta il quotidiano locale Il Meridiano, Lorenzetti sarebbe stato colpito da almeno 5 proiettili al volto, sparati a bruciapelo, mentre Internapoli parla di nove colpi all’indirizzo dell’uomo, di cui uno in testa. Il killer (o i killer) si sono poi subito dileguati.
Ad ogni modo, la feroce brutalità e le modalità sembrano quelle dell’esecuzione. Il ché porterebbe a pensare a un regolamento di conti nell’universo criminale. Gli investigatori però non tralasciano per ora alcuna ipotesi, e stanno scavando a fondo nella vita privata dell’uomo per cercare di venire a capo dei possibili motivi che hanno portato alla “sentenza di morte” di Lorenzetti.
Altre importanti indicazioni per individuare i sicari, per i militari dell’Arma che conducono le indagini, potrebbero arrivare dall’analisi delle registrazioni di alcune videocamere di sorveglianza che sarebbero installate nella zona.
