VINCENZO DE LUCA INDAGATO PER ISTIGAZIONE AL VOTO DI SCAMBIO

by Redazione
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Le definì battute, ma quelle dichiarazioni registrate all’hotel Ramada e diffuse dai giornali costano ora a Vincenzo De Luca l’iscrizione al registro degli indagati da parte del pm Stefania Buda in un fascicolo aperto dalla Procura di Napoli. L’ipotesi di reato per il governatore campano è istigazione al voto di scambio.

Il fascicolo era in realtà già stato aperto nei giorni scorsi ma senza alcuna notizia di reato.

Per le stesse frasi, nei giorni scorsi è stata la Commissione parlamentare Antimafia a muoversi, con una richiesta formale alla Procura di Napoli per verificare i presupposti di una eventuale azione da parte della Commissione stessa. Immediatamente dopo la diffusione dell’audio dell’intervento, fu il Movimento 5 Stelle a presentare un esposto in Procura.

L’incontro al Ramada, i fatti

Durante l’incontro che si è svolto al Ramada nei giorni immediatamente precedenti al referendum costituzionale del 4 dicembre, Vincenzo De Luca ha usato espressioni “colorite” per invitare i 300 sindaci e amministratori Pd presenti a votare e far votare per il . La Procura di Napoli adesso vuole approfondire per verificare se i fatti possano costituire reato.

Nelle scorse ore è stato ascoltato come testimone il portavoce del presidente De Luca, il giornalista Paolo Russo. Non è escluso, anzi è estremamente probabile, che nei prossimi giorni verranno convocate altre persone.

Le frasi incriminate

L’audio, lungo 25 minuti e pubblicato da “Il Fatto Quotidiano“, contiene alcune frasi che hanno fatto scalpore. Tra queste, l’esortazione ad andare “porta a porta a segnalare voti per il Sì”. Tra le motivazioni di tanto impegno da profondere, sempre secondo quanto detto dall’ex sindaco di Salerno nel suo mini-comizio, la necessità di essere vicini a un Governo disposto ad investire milioni di euro in Campania. Il tutto con un linguaggio in linea a quanto De Luca ha abituato a sentire, e con due passaggi particolarmente importanti.

Il primo riguarda i “fax con numeri realistici dei voti per il Sì” con l’invito di fare “il porta a porta” e non pensare ad altro. L’altro è una frase che sarebbe stata rivolta al sindaco di Agropoli Franco Alfieri in cui De Luca direbbe: “vedi tu come Madonna devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso”. Le fritture di pesce in breve sono diventate addirittura virali sui social.

La replica

Battute goliardiche le ha definite Vincenzo De Luca che motiva la veemenza del suo intervento con la necessità di ‘suscitare entusiasmo‘ per il referendum costituzionale del 4 dicembre. Poi attacca: “Roba che l’attentato alle Torri Gemelle ebbe meno paginate sui giornali. Vergognatevi, volete la paralisi della Campania”. (fonte: La Repubblica)

 

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