TERRA DEI FUOCHI, MARCIANISE: RIMOSSE LE ECOBALLE DI PONTESELICE

by Lavinia Viscione
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spostamento ecoballa

Il primo sito di ecoballe è stato sgomberato del tutto: a Marcianise, nel Casertano, sono state spostate 18mila e 500 tonnellate. Il sito sgomberato è quello di Ponteselice, nell’area dove si trova anche il depuratore e che cade nel territorio della Terra dei Fuochi.

Per la rimozione delle ecoballe, ci sono voluti circa quattro mesi, con un costo di 145 euro a tonnellata. Nel totale, l’operazione è costata oltre 2 milioni e 600mila euro alle casse della Regione Campania. Tre le aziende che hanno lavorato all’operazione: la Ecosistem di Lamezia Terme, in Ati con l’Econet, e la Sic di Sesto Campano, con il ruolo di spubappaltatore. Sono serviti su per già 640 viaggi per liberare l’area e spostare le ecoballe nei termovalorizatori di Ravenna, Mantova e Chieti.

E sarà sempre la Ecosistem che, nel giro di poco tempo, inizierà a lavorare anche alla rimozione delle ecoballe stoccate a Taverna del re, a Giugliano, località che ha ospitato la maggior parte dei quasi 6milioni di ecoballe campane.

(foto di Videoinformazioni)

Rimozione delle ecoballe, il primo step

Il primo ‘cantiere’ per liberare i siti di stoccaggio dalle ecoballe è partito il 30 maggio scorso, e fu il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a dare il via ai lavori, dopo l’approvazione del Piano straordinario per lo smaltimento, finanziato dal Governo con 500milioni di euro in tre anni. Stando al piano,  poco meno di 800mila saranno, alla fine, le le tonnellate di ecoballe da trasferire fuori dai confini regionali, per un costo totale di 120milioni di euro.

Le altre tonnellate dovrebbero essere smaltite, sempre secondo il piano, attraverso l’aperture delle ecoballe e la loro lavorazione negli Stir così da poter recuperare eventuale materia e ricavarne, anche, combustibile da rifiuto.

Verdi borrelli

La delegazione dei Verdi a Marcianise

“Abbiamo preso l’impegno con i campani e con il Mondo intero di togliere l’ultimo simbolo di quell’emergenza rifiuti che portò Napoli e la Campania sulle prime pagine dei giornali italiani e stranieri, offendendo tutti noi, e abbiamo intenzione di rispettarlo e di farlo nei tempi previsti” affermano Francesco Emilio Borrelli e Vincenzo Peretti dei Verdi, in una nota stampa in cui raccontano dei sopralluoghi di queste ore nei luoghi dove sono state stoccate le ecoballe, per verificare come vadano i lavori.

“La rivoluzione ambientale, che abbiamo avviato con l’abbandono della politica dell’incenerimento per passare a quella basata su differenziazione e riciclo, non poteva non prevedere anche la rimozione delle ecoballe per poi liberare quelle aree per le quali noi pensiamo a una riqualificazione con la creazione di parchi pubblici, ma questa è un’altra storia, per ora pensiamo a liberarci di tutte le ecoballe e ringraziamo il vice presidente Fulvio Bonavitacola che ha messo in piedi l’intera operazione”.

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