DURO COLPO ALLA CAMORRA A PIANURA: 28 ARRESTI

by Redazione
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polizia pianura

Nel mirino degli uomini della Polizia di Stato di Napoli alcuni esponenti di spicco dei due clan che da anni si contendono l’egemonia del quartiere Pianura, nella periferia ovest del capoluogo partenopeo in piena area flegrea. Dall’alba gli agenti delle forze dell’ordine stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 28 persone ritenute a vario titolo appartenenti o vicini al clan Marfella – Pesce e al clan Mele.

Camorra a Pianura, individuati gli autori dell’omicidio Aversano

Il quartiere, non distante dal Rione Traiano, è presidiato dalle prime ore dell’alba dai poliziotti, che stanno eseguendo gli arresti chiesti dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea ed emessi dal gip.

Nel corso delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, sarebbero stati anche individuati i presunti responsabili (tanto i mandanti quanto gli esecutori) dell’omicidio di Luigi Aversano, ritenuto dagli investigatori affiliato al clan Mele e ucciso nel 2013 all’età di 50 anni.

Nel video, il servizio di Pupia TV legato all’omicidio Aversano.

La faida di camorra di Pianura del 2013

L’escalation di violenza esplose nel quartiere nell’anno 2013, quando i Pesce, storicamente alleati con i Marfella, e i Mele sono entrati in conflitto per il controllo del territorio e – in particolar modo – per il controllo delle piazze di spaccio. Una situazione ad alta tensione: per diverse settimane si sono susseguite sparatorie, raid intimidatori e si sono contati tre omicidi. La “crisi” venne “disinnescata” grazie all’arresto per estorsione dei fratelli Mele, ritenuti dagli inquirenti alla guida dell’omonimo clan.

Da allora, la “guerra” tra i clan avversari si è lentamente ammorbidita, anche se diversi fatti di cronaca registrati nel quartiere, noto ai più in Italia come l’epicentro dell’emergenza rifiuti del 2008 a Napoli, hanno lasciato intendere che il clima era tutt’altro che di pace.

Le accuse

Nell’ordinanza vengono contestati ai 28 destinatari, a vario titolo, reati che vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso all’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione, omicidio, porto e detenzione illegale di armi, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Contestualmente, è stato disposto il sequestro preventivo di ingenti quantità di denaro ritenute proventi dallo spaccio di droga.

 

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