iCAR, CHI PRODURRÀ L’AUTO DI APPLE?

by Redazione
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Il logo di Apple, che starebbe pensando all'iCar

L’indiscrezione la riporta il tedesco Handelsblatt: sia Bmw che Daimler si sarebbero tirate indietro dai colloqui con Apple per l’iCar, l’auto elettrica il cui progetto la società di Cupertino non ha mai confermato nonostante le voci si rincorrano da tempo. Sempre indiscrezioni vorrebbero che ora, a occuparsi dell’auto a guida parzialmente autonoma, e direttamente collegata al cloud, possa essere Magna, società austro-canadese che si occupa di parti per automobili.

Perchè Bmw e Daimler avrebbero detto no all’iCar?

Il progetto – dal nome Titan – benché mai confermato da Apple sarebbe incentrato sulla totale compatibilità con iCloud e i sistemi cloud della società americana. Insomma, sul cloud dell’utente oltre a tutte le informazioni e i dati di smartphone, tablet e dispositivi targati con la mela sarebbero confluiti anche i dati relativi all’iCar. Sarebbe proprio questo il punto controverso che ha spinto sia la Bmw che la Daimler a tirarsi indietro dai colloqui per la realizzazione della futuristica auto: la gestione dei dati personali degli utenti. La privacy è un argomento particolarmente sentito e la – complessa – gestione della privacy degli utenti sarebbe il motivo per cui le due società tedesche produttrici d’auto avrebbero deciso di sfilarsi dai colloqui con Apple.

Rallentamenti, quindi, per un progetto che in realtà ufficialmente non esiste ma che fonti di stampa danno praticamente per certo. Precisando persino una data, l’anno di grazia 2020, entro cui la macchina con la mela verrà realizzata e si vedrà in strada. In questo senso andrebbe anche l’assunzione a Cupertino di Chris Porritt, un passato in Aston Martin, che andrebbe a sostituire Steve Zadesk che sarebbe stato alla guida del progetto iCar fino a qualche mese fa; mentre invece secondo il Frankfurter Allgemeine Zeitung in un laboratorio segretissimo di Berlino al lavoro sul progetto Titan, tra i 15 e i 20 supertecnici tra i più titolati in circolazione, “giovanissimi e strappati alla concorrenza dove erano frenati nella crescita“.

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